“Ci sono iniziative più importanti di Cortisonici. Non esageriamo”

La presa di posizione di Filippo de Sanctis, direttore del Teatro di Varese, sulla cancellazione del festival di cortometraggi come annunciato dagli organizzatori, per mancanza di fondi

«Io direi che state esagerando. Morto (di morte naturale) un festival se ne fa un altro. Anche perché come sempre non si chiarisce la reale ricaduta sul territorio di queste, piccole, iniziative». La frase, espressa dal direttore del teatro di Varese, Filippo De Sanctis, è riferita alle recenti vicende del festival di cortometraggi Cortisonici i cui organizzatori, dopo 10 anni di gestione su base volontaria dell’iniziativa, hanno dichiarato che non ci sarà nessuna edizione 2014, perché «mancano i fondi e siamo rimasti in pochi a crederci».

TUTTI GLI ARTICOLI SU CORTISONICI

Dopo la solidarietà data da politici e associazioni varie, arriva la “voce contro”, la provocazione lanciata via Facebook da De Sanctis, sollevando molte polemiche. «Mi sembra che i Cortisonici sopravvivano a se stessi – aggiunge de Sanctis, specificando il proprio pensiero -. Per un’iniziativa culturale non è fondamentale che esistano dei finanziamenti pubblici. Da quel che ho capito dalle loro dichiarazioni, Cortisonici continuerà il suo percorso in un’altra forma ancora da definire. È la natura di un’associazione e personalmente non critico queste attività o queste scelte. Però, non vedo per quale motivo si debbano levare voci che urlano allo scandalo o convocazioni di commissioni. Siamo di fronte a un’associazione che ha deciso di fare un percorso, tutto qua».

 

Il direttore allarga il proprio ragionamento anche al contesto varesino: «La mia preoccupazione è che questa scelta, dovuta anche a una mancanza di risorse economiche, possa verificarsi su altre iniziative ben più grandi e importanti, che possono avere ricadute sul territorio molto più pesanti. Come ad esempio il Premio Chiara che ha collaboratori, persone che vi lavorano: è una realtà con una macchina complessa. Un altro pericolo, oggi scampato, lo correva anche Villa Panza, che ha appena trovato un grosso sponsor giapponese. Intorno a queste due realtà vi sono migliaia di persone, di diversi livelli ed età. Cortisonici, invece ha un pubblico ben definito, che ruota attorno a un paio di realtà come Filmstudio ‘90 e Twiggy».

E ancora: «Il Premio Chiara è arrivato a 25 anni, se cortisonici si ferma qui, evidentemente c’è qualcosa che non va. Io credo l’associazione abbia una crisi motivazionale: come può un ente pubblico, se anche trovasse i fondi necessari, motivarli a fronteggiare questa crisi? Io credo semplicemente che Cortisonici stia scegliendo un percorso diverso. Se, invece, questo stracciarsi le vesti è mirato ad avere la mano tesa da qualcuno, non è giusto. Si deve invece avere il coraggio per  avviare un percorso. Si può lanciare un grido di allarme quando chiude un’azienda e lascia a casa delle persone. Sicuramente è doloroso perdere iniziative culturali, ma un’associazione di volontari, se non ha più fondi e crede comunque nella propria offerta, quello che può fare è ridimensionare questa offerta».

 

De Sanctis guarda anche alla cultura in generale e come andrebbe gestita: «La cultura non può pensare di vivere con bandi o finanziamento pubblici. Perché vivrebbe a singhiozzo le proprie iniziative. La ricchezza di un’iniziativa è quello che essa propone; tramite questa proposta trova la sostenibilità attraverso sponsor che siano interessati e non solo generosi. Fino a quando la cultura non si strutturerà in questo modo, si finirà sulla strada di questa inutile polemica».  

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 05 Dicembre 2013
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.