Il Rosetum arricchisce la sua offerta formativa

We learn what we live: l’Istituto Rosetum di Besozzo rivoluziona lo studio delle lingue in tutti gli ordini scolastici

Al Rosetum si prepara un anno scolastico ricco di novità, all’insegna della flessibilità didattica, della sperimentazione e dell’internazionalizzazione. Animato anche da un nuovo slancio nello spirito educativo e incoraggiato dalla rafforzata collaborazione con le famiglie, interlocutrici sempre più attente e propositive per la Scuola, il noto Istituto, che comprende Scuola Primaria, Scuola Secondaria di Primo Grado, Liceo Linguistico e, dal prossimo anno, Liceo delle Scienze Applicate con l’opzione della seconda lingua, sta presentando ai propri Open Days un progetto innovativo per l’insegnamento veicolare delle lingue straniere.

Dall’anno scolastico 2014-15, grazie all’ampia sinergia tra gli insegnanti italiani e i numerosi docenti stranieri presenti nella Scuola, gli alunni potranno, fin dalla Scuola Primaria, imparare l’importanza e l’uso delle lingue straniere non più solo come fine dello studio linguistico, ma anche come mezzo per accedere a conoscenze più ampie, approfondite e specialistiche (si pensi, ad esempio, all’importanza di studiare scienze anche in inglese).

Per la Scuola Primaria il nuovo progetto Learn and Play propone un’offerta didattica che abbina la completezza e l’eccellenza della formazione scolastica italiana ad una conoscenza approfondita dell’inglese, grazie all’aggiunta di 2 ore settimanali curricolari in più ogni anno, con insegnante madrelingua. Il processo di apprendimento parte dall’esperienza diretta dell’alunno in un contesto di giochi, colori, immagini, azioni, parole, in lingua inglese, vicini al bambino e a ciò che ama. La presentazione dei contenuti disciplinari avviene in modo concreto e visivo grazie a supporti audio-multimediali che agevolano la memorizzazione delle parole.

Alla Scuola Secondaria di Primo Grado saranno invece previsti, all’interno della programmazione tradizionale, moduli integrati di insegnamento di scienze e di geostoria in lingua inglese e di arte in lingua spagnola. Anche in questo caso la presentazione dei contenuti disciplinari avverrà prevede l’utilizzo di supporti audio-multimediali. Soggiorni-studio proposti durante l’anno e vacanze-studio con i nostri docenti accompagnatori consentiranno inoltre di perfezionare la lingua.

We learn what we live è il principio che guida tutto il progetto dei prossimi anni, e si fonda sulla convinzione, propria già dell’attivismo pedagogico, che non sia possibile una reale e matura conoscenza, se essa non è saldamente legata alla stessa esperienza di vita dei ragazzi, ai loro bisogni, alle loro aspirazioni. Solo un insegnamento che parta dalla vita e che sia per la vita è in grado di tradursi in abilità, in intelligenza operativa, in competenza.

Grandi novità anche per i Licei: il CLIL (insegnamento di materie non linguistiche in lingua straniera), già previsto dal piano di studi del Liceo Linguistico, verrà infatti espresso al massimo delle sue potenzialità, affidandolo rigorosamente ad insegnanti madrelingua e specializzati proprio nella materia che insegneranno; lo stesso CLIL sarà inoltre anticipato, con moduli progressivamente più ampi, fin dal biennio (anziché attendere il triennio, come previsto dalle indicazioni ministeriali), all’insegna di un consolidamento delle competenze linguistiche ed espressive degli alunni fin dai primi anni del Liceo.

Dal prossimo anno sarà inoltre attivato un nuovo indirizzo liceale, il Liceo delle Scienze Applicate, con una forte impronta scientifica e un’importante ottica internazionale, garantita dalla possibilità di aggiungere una seconda lingua straniera tra Tedesco e Spagnolo. 
L’unione di educazione scientifica e linguistica da un lato favorisce l’accesso al mondo universitario e lavorativo contemporaneo, sempre più specializzato e tecnologico, dall’altro crea nello studente una sensibilità interculturale e una concezione del mondo aperta e approfondita. In quest’ottica, anche per il Liceo delle Scienze Applicate saranno proposte, per l’inglese, le stesse ore di insegnamento previste al Linguistico, saranno favorite le esperienze di scambio e di stages con scuole straniere e verrà rafforzato il CLIL (Scienze in inglese): normalmente previsto solo per il quinto anno, verrà anticipato al terzo, nella convinzione che la perfetta padronanza della lingua inglese sia decisiva per chi ambisca ad accedere con successo ad esperienze di studio e di lavoro in ambito nazionale ed internazionale

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Dicembre 2013
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