Lione: magia e luci, come in un film

Mercoledì 4 dicembre la Cimberio gioca con il Villeurbanne nella città francese. Ecco cosa visitare prima e dopo la partita

(d. f.) Penultima trasferta di Eurocup per la Cimberio che mercoledì 4 dicembre giocherà sul campo dei francesi del Villeurbanne. I biancorossi saranno dunque a Lione, che scopriamo nella nostra rubrica redatta in collaborazione con l’agenzia "Sensazione Viaggi" di Varese.

Non ci saranno impronte di celebrità sui marciapiedi, nè nomi di quartieri riprodotti a caratteri cubitali sul fianco della montagna; ma quello che troverete non sarà da meno: fiumi di seta colorata, palazzi degni di un quadro del Canaletto ed il profumo della migliore cucina francese. Lione, prima vera capitale del cinema, città natale dei fratelli Lumière, nonchè del primo film ad essere proiettato ad un pubblico, continua ad essere uno dei "set" preferiti della storia: il suo sviluppo urbano, forse paragonabile solo a quello di Roma, è immenso.
Basti pensare che il suo nucleo storico di oltre 500 ettari, formato dai quartieri di Fouvière, Vieux Lyon, Presqu’île e Croix Rousse, è stato riconosciuto dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità nel 1998. E proprio partendo dalle orinigi che il visitatore può iniziare ad ammirarne il fascino: il sito archeologico d’epoca romana è uno dei più importanti al mondo, secondo solo a quello della nostra Capitale: imperdibili i teatri romani di Fourvière, nonchè i musei della civiltà gallico-romana.
Il Medioevo lascia invece in eredità i suggestivi Traboules, passaggi pedonali tra le corti della Viex Lyon, che permettono di visitare questa città attraverso un percorso alternativo. Ma è nel Rinascimento che Lione si veste (letteralmente) con un prezioso abito: una ricca collezione di sontuosi palazzi, che fanno concorrenza a quelli veneziani, vedono nascere tra le loro mura stoffe di morbida seta, dando inizio cosi ad una tradizione, quella per l’appunto dei canuts, i maestri setaioli, che ha reso celebre Lione in tutto il mondo. E proprio uno di loro, Laurent Mourgue, un setaiolo rimasto disoccupato, crea all’inizio del XIX sec la marionetta Guignol, divenuta simbolo della città. Tutt’oggi gli spettacoli con protagonista questo simpatico e popolare personaggio fanno divertire grandi e piccini.
Lione non ha tra i suoi meriti solo quello di aver dato alla luce la decima arte (ndr la cinematografia): provate ad assaggiare uno dei piatti tipici della cucina lionese, come le Quenelles de Brochet, a base di luccio, o il dolce "Cuscino di Lione" con cioccolato e pasta di mandorle e capirete di essere nella città madre della moderna gastronomia francese. Se alla fine del pasto vi sentite in colpa, non preoccupatevi : una passeggiata per le strade del centro storico fa proprio a caso vostro, magari accompagnati da una guida uche vi permetterà di scoprire gli angoli più nascosti ed insoliti di questa città,come il tour tra mostri di pietra e paurosi gargoyles (per informazioni: http://www.it.lyon-france.com/Visite-guidate ). E visto che il Natale è ormai prossimo, non perdetevi il "festival delle Luci" durante il quale l’intera città si veste con colori sgargianti che illuminano le fredde notti di dicembre (la festa dura 4 giorni ed inizia intorno all’8 dicembre).
Lione ci riserva un’ultima sorpresa: insieme a Torino e Praga, é una delle tre città che compongono il cosidetto triangolo della magia bianca. Insomma: una magia dopo l’altra.

RISTORANTI
– Archange:
6 rue Hippolyte Flandrin, 69001 Lione (Cordeliers – Jacobins)
– Le Danton: 8 rue Danton 69003, Lione
Le Musee: 2, Rue Forces, 69002 Lione, (Cordeliers – Jacobins)

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Dicembre 2013
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