Bellora o Franzioni, il centrosinistra sceglie il candidato
Lunedì 2 febbraio il segretario PD Dozio incontra i due esponenti per trovare un accordo. Poi si pensa a una consultazione fra gli iscritti: sfumerebbe così l'ipotesi primarie
Un nome condiviso, la consultazione con i soli iscritti e l’apertura a chi vuol far parte del progetto. Potrebbe essere lunedì 3 febbraio la data "fatidica" per il centrosinistra di Cardano al Campo in vista delle elezioni di maggio. Il segretario del Pd Luigi Dozio incontrerà infatti i due candidati sindaci che hanno dato la loro disponibilità – Angelo Bellora (foto a sinistra) e Andrea Franzioni (foto a destra) – lunedì sera. Da li spera di uscire con un accordo e un nome per guidare la coalizione alla elezioni. Il passo successivo dovrebbe poi essere una consultazione con gli iscritti del PD. «Per il momento quindi non pensiamo alle primarie – spiega -, anche perchè vorrei chiudere al più presto questa partita e parlare di programmi e proposte per la città».
Se questo percorso dovesse fallire, le primarie si terrebbero il 26 febbraio: una data troppo lontana secondo Dozio. Anche pechè il resto del mondo politico non è sicuramente fermo a guardare. Pochi giorni fa Cardanoincomune (l’area dei popolari) ha lanciato la sua proposta seguiti a ruota da Giovane Cardano (area centrodestra). Non è un mistero che il centrosinistra vorrebbe allargare l’attuale coalizione all’area centrista, ma quest’ultima lunedì ha chiuso le porte a un’allenza con Cardano Vive e aperto invece a chi vuole aggregarsi a un suo progetto. Dialogo aperto o chiuso
quindi? «Al momento non c’è – chiarisce Dozio -, nel senso che non sono previsti ulteriori incontri fino a quando noi non avremo preso una decisione sul candidato. Quando avremo deciso, apriremo a chi vuole starci».
La base di partenza resta in ogni caso l’attuale maggioranza (Pd, Idv, Sel e Rifondazione comunista), «ma abbiamo sempre detto e confermiamo che vogliamo allargare la coalizione e questo resta l’obiettivo sia con Bellora che con Franzioni. In tutti i colloqui con gli altri partiti e forze è sempre stato chiaro però che il nome del candidato lo avrebbe espresso il PD».
Dozio si dice fiducioso sull’incontro di lunedì. «C’è un pre-accordo per fare un passaggio in assemblea ed evitare invece le primarie, si tratta solo di affinare le regole». Ma cosa comporterebbe la scelta di un nome o l’altro? «Abbiamo le stesse radici, con visioni sicuramente leggermente divergenti, ma siamo tutti del PD. Una scelta o l’altra non stravolgerà l’impostazione. Al momento non vedo questo pericolo».
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