Caso Uva, ecco come andò secondo la polizia

Tra pochi giorni il gip di Varese Giuseppe Battarino fisserà l’udienza in cui si discuterà della richiesta di archiviazione per due carabineri e sei poliziotti, avanzata dai pm Abate e Arduini. La procura ritiene che non vi siano elementi che provino il reato di lesioni a carico degli otto agenti delle forze dell’ordine.

Negli atti dell’inchiesta vi sono tutte le relazioni di servizio dei poliziotti e carabinieri, che nella seconda indagine sono stati tutti riascoltati prima di natale. Questo documento è la versione di un poliziotto che racconta, il 18 giugno del 2008, quanto accadde. Può essere interessante per allargare i punti di vista, ma sempre ricordando che su questo caso esistono almeno 4 diverse versioni.

1. La versione della parte civile Lucia Uva è: fu picchiato
2. Il punto di vista della procura è:  fu colpa dei medici, e non dei poliziotti.
3. Quello del tribunale di Varese finora è questo:  non fu colpa dei medici.
4. Polizia e carabineri sostengono nelle loro relazioni: Uva era violento e incontenibile, fu chiamata la guardia medica e portato in ospedale.

VERBALE
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La parte civile che fa riferimento ai familiari di Uva contesterà questa tesi; secondo quanto riferiscono gli avvocati di Lucia Uva l’indagine bis si sarebbe potuta fare meglio. Il pm Abate ha già inviato loro gli atti di conclusione dell’inchiesta e ha preso la sua decisione: archiviazione; anche tenendo conto di una circostanza importante,  il testimone Alberto Biggiogero, che quella notte era in caserma, non è per i giudici pienamente attendibile. Gli avvocati hanno denunciato il pm per quell’interrogatorio.

RIASSUNTO

L’INTERROGATORIO CONTESTATO