Cittadini zelanti, tutti in coda per la mini-Imu
In molti hanno approfittato questa mattina, primo giorno, del servizio offerto dal Comune: gli sportelli consegnano l'F24 a chi deve pagare. E dalle prime ore il serpentone arrivava sin sul marciapiede di via Sacco
Tutti in coda, fin dalle prime del mattino, per ritirare il bollettino di pagamento della "mini Imu", l’imposta residuale che dovranno pagare i proprietari delle prime case che risiedono in uno dei comuni italiani che hanno previsto un’aliquota più alta del quattro per mille fissata dallo Stato. Il termine fissato è il 24 gennaio e l’operazione coinvolge più di 3mila comuni italiani (un terzo del totale) e ben 64 dei 141 comuni della provincia di Varese (qui trovate la lista dei comuni dove va pagata).
La lunghissima coda che si è creata questa mattina a Varese, all’orario di apertura degli sportelli si attestava a metà strada tra la palazzina tributi e la biblioteca, era proprio dovuta al fatto che questo giovedì 16 gennaio è il primo giorno disponibile per ritirare il bollettino F24 precompilato necessario per pagare la mini-Imu. Vi si sono recati solo in mattinata 1200 contribuenti.
Chiariamo subito, la coda non spetta a tutti, il bollettino è un servizio gratuito messo a disposizione dal comune per tutti quei cittadini che non lo compilano attraverso il proprio commercialista o non sono in grado di usufruire del servizio online.
Visto l’"assalto" di questa prima giornata di apertura il comune ha anche dislocato tutto il personale dell’Urp per aumentare i dipendenti a servizio e il numero di sportelli a disposizione.
Gli orari degli sportelli:
Sabato 18 gennaio: apertura 8.30-12
Da lunedì 20 a giovedì 23 gennaio: 8.30-12 e 14-17
Venerdì 24 gennaio: 8.30- 12 e 14-16
La coda che si è presentata questa mattina, tuttavia, ha sollevato più di una critica e la curiosità di molti passanti che si sono fermati a fotografare. Al di là del ritiro del bollettino, che è un servizio in più messo a disposizione dal comune per chi non riesce a pagare in altri modi, la rabbia delle persone in coda si concentrava prevalentemente sulla confusione creata dal "balletto" di questa tassa, prima tolta, poi trasformata, rimessa e poi ancora tolta, che ha creato una enorme confusione. In primis per i cittadini.
«Avessero lasciato tutto com’era quando c’era l’ICI – spiega una signora in coda dalle 8 del mattino – forse ci saremmo risparmiati tutta questa enorme incertezza». Altri ancora, dopo un’ora di fila, chiedono se il servizio non si poteva organizzare diversamente, «a metà mattinata la coda ha cominciato a scorrere ma all’inizio era lentissima forse bisognava fare le prove ieri». Nel complesso, tuttavia, prevale comunque la pazienza e tra le persone abbiamo incontrato anche un signore che ci ha spiegato come la coda per pagare le tasse, al di là di tutte le scomodità che provoca, resta comunque un grande segno di civiltà.
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