Dopo lo sgombero tutti contro tutti
I commercianti raccolgono firme per chiedere più sicurezza in centro. Il primo cittadino Porro: "Non ne possiamo più dei cortei". I giovani che avevano occupato: "Sindaco ennesimo sceriffo di provincia"
Situazione tesa in città dopo lo sgombero della casa di via Randaccio a Saronno, dopo solo 48 ore dall’occupazione. Si temono nuovi cortei e manifestazione da parte dei ragazzi del Comitato Autorganizzato Saronnesi senza Casa e nei giorni scorsi i commercianti del centro avevano raccolto circa 70 firme per chiedere all’amministrazione comunale che facesse qualcosa per avere più sicurezza e meno degrado in centro storico, stanchi delle tante manifestazioni e cortei.
«Non giova che centri sociali e forze politiche continuino a disturbare il quieto vivere dei commercianti e delle famiglie – commenta il sindaco Luciano Porro -. Bene che i commercianti esternino le preoccupazioni. Però le autorizzazioni ai cortei non le rilascia il sindaco, ma la questura. Il sindaco firma solo l’autorizzazione al percorso. Personalmente dico però che non ne possiamo più di queste manifestazioni. Chi ha orecchie da intendere intenda».
Intanto anche il Comitato ha rilasciato, attraverso Facebook, un comunicato sullo sgombero appena avvenuto: «Ed ecco il nostro "amato" sindaco trasformarsi nell’ennesimo sceriffo di provincia, parlare di ripristino della legalità (la stessa legalità che ogni due settimane permette ai nazisti di FN di fare propaganda razzista in centro, tra il silenzio assordante del PD e di molta altra parte della "sinistra" saronnese), parlare solo di repressione, sgomberi, polizia, lezioni da dare a suon di denunce – si legge nel comunicato -. I saronnesi chiedono lo sgombero della casa occupata. Delle quasi 500 famiglie in attesa di una casa pare essersi dimenticato. I saronnesi chiedono di combattere i pericolosi anarchici. E chi si ricorda più delle condizioni economiche di una fetta sempre più ampia di persone? E così via. Insomma, la campagna elettorale già impazza, e i temi del PD sono gli stessi identici dei ciellini dei forzisti dei leghisti e dei destri di Saronno».
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