Tares a Gallarate, c’è tempo fino a fine febbraio
Lettere in ritardo, cambia il termine per il pagamento della Tares. La Giunta comunale ha deciso per tutti i contribuenti la possibilità di versare il tributo entro il 28 febbraio, senza sanzioni
Nella riunione di ieri, 3 febbraio, la Giunta comunale di Gallarate ha deciso ufficialmente di posticipare al 28 febbraio 2014 la scadenza per versare la Tares 2013. Il nuovo termine vale per tutti i contribuenti. Solo per la quota statale (0,30 euro al metro quadro) resta valido il termine precedente. I cittadini e le attività economiche che devono pagare più di 500 euro possono rateizzare la tassa in 3 quote, con scadenza 28 febbraio, 31 marzo e 30 aprile. I contribuenti che hanno già provveduto al versamento dell’acconto e che ora risultano a credito, saranno rimborsati con la prima bolletta 2014. Gli aventi diritto dovranno comunque pagare la quota statale della tassa.
«I cambiamenti delle scadenze e, in qualche caso, degli importi – commenta il sindaco, Edoardo Guenzani – hanno lo scopo di rendere meno oneroso il pagamento della Tares. Va detto che fin dall’inizio l’azione dell’Amministrazione ha puntato a distribuire il peso del tributo in modo ragionevole. Per questo, fra le 30 categorie delle attività produttive e commerciali, 20 pagano una tariffa invariata o più bassa rispetto al passato». «Per le categorie che pagano di più – aggiunge l’assessore al Bilancio, Alberto Lovazzano – abbiamo agito all’interno dei parametri minimi e massimi imposti a livello nazionale, livellando la tassa il più possibile verso il basso. In tal modo, le attività più colpite a Gallarate pagano meno che nella maggior parte degli altri Comuni in provincia di Varese». «Non si può dimenticare – conclude Angelo Bruno Protasoni, assessore alle Attività Produttive – il momento difficile per tante attività, magari rientranti nelle categorie contrassegnate dagli aumenti maggiori. Per loro, per le superfici accessorie e per quanti smaltiscono in proprio particolari tipologie di rifiuto, ad esempio il verde, si studierà la possibilità di apportare ulteriori revisioni nel 2014».
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