Arrivano in aeroporto e trovano ad attenderli una condanna

Arrivati in aeroporto dall’estero, si sono trovati nel giro di poche ore in carcere a Busto Arsizio. C’è anche questo, nel mondo che ruota intorno a Malpensa: la Polaria nei giorni scorsi ha infatti fermato alla frontiera aeroportuale tre uomini che entravano in Italia per via aerea ma che in Italia erano già stati in passato, macchiandosi di reati (molto diversi tra loro) per cui devono ancora scontare la pena. Tra i passeggeri del volo proveniente da Tunisi, gli agenti hanno identificato ed arrestato un cittadino tunisino di trent’anni, destinatario di un ordine di carcerazione del Tribunale di Novara (pena di 6 mesi 1 e giorni 21 di reclusione per traffico di sostanze stupefacenti). Sul volo proveniente da Dubai è stato invece identificato un cittadino cingalese destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Messina, all’altro capo d’Italia, questa volta per il reato di rapina. Decisamente diversa la storia dell’ultimo fermato, un cittadino mauriziano di 43 anni identificato in mezzo ai passeggeri in arrivo da Mauritius: è stato arrestato per condanna del Tribunale di Piacenza per violazione degli obblighi di assistenza familiare (cioè per non aver "pagato gli alimenti". Tutti gli arrestati sono stati a questo punto portati in carcere a Busto Arsizio: la casa circondariale di via per Cassano 102 è infatti il punto in cui convergono tutti gli arrestati di Malpensa.

A Busto Arsizio, ma in tribunale, finiscono anche le persone denunciate o arrestate alla frontiera per altri reati. Ci sono anche i casi di documenti falsi: 11  i passaporti contraffatti (e uno rubato) trovati ad altrettanti passeggeri, a volte anche persone che hanno poi richiesto diritto d’asilo. Tra questi, sei cittadini cingalesi giunti da Malé e un intero nucleo familiare siriano, due genitori con due figli minori, giunti da Istanbul, che all’atto dei controlli di frontiera hanno esibito passaporti albanesi falsificati.