I fucili del Risorgimento hanno sparato a Gallarate

Ottava gara del campionato di tiro ad avancarica ospitata dal poligono di Madonna in Campagna

carabina federale svizzera 1851Chissà se qualcuno di quei vecchi “schioppi” fece fuoco durante la Repubblica Romana, o nelle guerre risorgimentali o addirittura nei campi di battaglia franco prussiani?
Si è conclusa domenica 23 marzo al poligono del Tiro a segno Nazionale di Madonna in Campagna, Gallarate, l’ottava gara del campionato italiano di tiro con armi ad avancarica (nella foto, la carabina federale svizzera 1851).
La gara, cui erano iscritti 100 tiratori provenienti da tutt’Italia ha visto fare fuoco le armi corte e le carabine in oltre 300 prestazioni, sui 25, 50 e 100 metri. «Si è trattato di una gara con armi lisce e a canna rigata – ha spiegato Antonio Ferrerio, della direzione di gara – dove per ogni prestazione venivano sparati 13 colpi caricati a polvere nera: di questi sono stati scartati i tre tiri peggiori».
Ma che armi sono quelle arrivate a Gallarate? «Si tratta di armi che a partire dalla seconda metà del ‘700 fino al 1890, anno in cui è cessata l’era dell’avancarica, sono state impiegate nelle guerre in Europa, ma anche negli Stati uniti d’America durante la secessione – ha spiegato Ferrerio . Non tutte erano originali, ma un buon 50% provenivano da quel periodo».
Un momento affascinante per gli amanti della storia militare ma anche di questo sport che ripercorre un periodo neppure troppo lontano di quell’arte della guerra oramai sconosciuta ai tempi dei satelliti e della tecnologia stealth.
La manifestazione, resa possibile grazie al contributo dell’associazione “Avancarica 3 Leoni” di Somma Lombardo ha raccolto il gradimento del padrone di casa Salvatore Mingione.
E proprio a Somma Lombardo i prossimi 26 e 27 aprile si terrà un’altra gara di portata nazionale al poligono di tiro.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Marzo 2014
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