“Malpensa da valorizzare, ma il governo vuole liberalizzare Linate”
Roberto Maroni preoccupato dall'ipotesi di un decreto per liberalizzare le rotte su Linate. E su Sea Handling attacca l'Europa: "Pensa astrattamente alle regole più che ai posti di lavoro a rischio"
«Sembra che il governo, su pressione di Alitalia ed Ethiad, abbia intenzione di fare un decreto per liberalizzare le rotte su Linate. Ciò porterebbe alla crisi di Malpensa. Ho già sensibilizzato il ministro delle infrastrutture circa questo pericolo. Come Regione vogliamo difendere Malpensa e creare un vero sistema aeroportuale lombardo». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, a margine dell’inaugurazione del nuovo padiglione Aermacchi di Volandia, il parco museo del Volo di Somma Lombardo. Il governatore ha ricordato che Malpensa è uno dei dieci aeroporti strategici individuati dal governo. «Se adesso cambiano le carte in tavola – ha osservato riferendosi alla possibilità di un ingresso di Palazzo Lombardia in Sea – voglio capire, prima di investire soldi pubblici in una società che vedrebbe stravolto il suo piano industriale, cosa intende fare l’Esecutivo. Io spero che ci ripensi, perché Malpensa deve essere valorizzata e deve essere il centro del sistema aeroportuale lombardo che vogliamo costituire».
Altra richiesta di chiarimento inviata a Roma, quella sulla vertenza che riguarda Sea Handling, la società messa sotto accusa dalla Commissione Europea per le ricapitalizzazioni fatte negli anni passati dalla società-madre Sea, a partecipazione pubblica. «Ancora una volta – ha detto – l’Europa si dimostra nemica del lavoro e dei territori: preferisce applicare astrattamente una regola, invece di tener conto che questa scelta mette a repentaglio l’occupazione di migliaia di persone. Questa è l’Europa che non vogliamo. Sono molto preoccupato e il governo non può andare in giro ad abbracciare i leader Ue e poi accettare che qualche burocrate determini la chiusura di Sea Handling e il licenziamento di migliaia di lavoratori».
Il governatore ha concluso ribadendo che «se l’Esecutivo si dà una mossa, riuscendo a risolvere questi problemi e muovendosi nella direzione giusta, io confermerò l’interesse della Regione Lombardia a entrare in Sea. Ma – ha evidenziato – se si cambiano le carte in tavole, se vengono
stravolti i piani, modificate le situazioni e le regole, inevitabilmente dovrò ripensarci».
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