Un Generale Nato e Mara Maionchi aprono in Liuc il nuovo corso sulle risorse umane
La talent scout di Tiziano Ferro e il capo di stato Maggiore Rosario Castellano sono stati protagonisti dell'incontro "i pilastri per vincere la sfida del futuro: talento, competenza ed engagement"
Cosa c’entrano la scopritrice di talenti musicali Mara Maionchi e il capo di stato maggiore del corpo d’armata di Reazione Rapida della Nato in Italia Rosario Castellano? Molto più di quel che sembra: a scoprirlo è stato l’incontro "i pilastri per vincere la sfida del futuro: talento, competenza ed engagement" che si è svolto in sala Bussolati alla Liuc, per l’apertura del corso in “Management delle Risorse Umane”.
Uno dei punti di contatto di qualle strana coppia è stato per esempio la condivisione della necessità della disciplina, punto di partenza di ogni lavoro svolto con serietà: «La disciplina è la base di tutto: chi non è disciplinato va fuori, prima o poi, dall’organizzazione» ha detto il generale Castellano. Una dichiarazione del tutto condivisa da Mara Maionchi, che ha aggiunto anche una definizione di disciplina, che «Non è riprodurre sempre lo stesso schema, sennò saremmo ancora all’archibugio» ma un impegno costante nel perseguire l’obiettivo.
Infatti, per i generali come per i musicisti, per lavorare al meglio ci vogliono «competenza, sacrificio, fortuna e intuito»: una lista che entrambi gli ospiti dell’incontro hanno elencato. Facendo esempi diversi, in ambiti lontanissimi: se Mara Maionchi ha raccontato di quanto fosse «Scassaballe Gianna Nannini, e grazie a questo e alla sua tenacia è riuscita, dopo nove anni di tentativi, ad emergere», per il generale il punto di riferimento erano le dure settimane in Afghanistan.
Ma i risultati, per questi settori come per molti altri, si ottengono con la stessa ricetta: «In che cosa impegnarsi per migliorare? Impegnati a cercare. Te stesso» ha dichiarato Mara Maionchi, che nella sua lunga carriera di produttrice discografica ha scoperto Tiziano Ferro e Gianna Nannini, e lanciato canzoni che ancora adesso dopo decenni si cantano o fischiettano, come "Il Clarinetto" di Renzo Arbore, o "Ancora" di Edoardo de Crescenzo. Perchè «Il talento costa: sacrificio, letture, cultura. Anche se in Italia questa componente del lavoro è stata molto screditata».
Il convegno ha lanciato il nuovo percorso in “Management delle Risorse Umane” nell’ambito del corso di laurea magistrale in Economia Aziendale e Management, illustrato dal professor Vittorio D’Amato, che ne sarà responsabile. Una novità che prende il via con il prossimo anno accademico, sviluppata in partnership con prestigiose aziende multinazionali e società di consulenza internazionali: Bosch Italia, Festo, Angelini, Kone, Gruppo Loccioni: alcuni dei quali sono stati protagonisti della tavola rotonda nella seconda parte dell’incontro.
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