Dopo un caldo consiglio comunale il sindaco ritira la diffida a “Le Pine”
Serata concitata quella di martedì 15 aprile: un lungo consiglio comunale terminato fuori dal municipio con una cinquantina di cittadini a sostenere la causa del locale. Stamattina la comunicazione del primo cittadino

Dietrofront. Con un cambio di rotta repentino e indotto da una protesta popolare piuttosto focosa (ma nei limiti dell’educazione), il sindaco di Bodio Lomnago Bruno Pavan ha annunciato che ritirerà la diffida nei confronti del locale “Le Pine” di Lomnago. La decisione è stata esplicitata dal primo cittadino ai gestori del bar e all’ex vicesindaco Roberto Merletto questa mattina, mercoledì 16 aprile, dopo che ieri sera, martedì 15 aprile, in consiglio comunale si è vissuto un momento di discussione con toni abbastanza accesi.
Riannodando il filo degli eventi, partiamo dalla seduta consigliare. I gestori de “Le Pine” avevano chiamato a raccolta i propri sostenitori tenendo chiuso il locale: si sono presentati in una cinquantina per ascoltare l’interpellanza presentata dai consiglieri di maggioranza Bertin, Lazzaroni e Paolelli, che in sostanza hanno chiesto a Pavan i motivi di un provvedimento restrittivo così deciso nei confronti di un locale che già deve rispettare orari e limitazioni imposte dallo stesso Comune. La risposta del sindaco, che ha ribadito di non aver potuto fare altro in presenza della comunicazione del Tribunale relativa alla presentazione di un esposto da parte di un provato cittadino, non ha soddisfatto i consiglieri comunali, nè tantomeno il pubblico che ha cominciato a rumoreggiare. Alla richiesta di maggiori chiarimenti, sia Pavan che il segretario comunale si sono trincerati dietro un silenzio giustificato con l’imminenza delle elezioni amministrative e hanno abbandonato l’aula, “rifugiandosi” negli uffici del palazzo comunale. Ad attenderli all’esterno però dopo la mezzanotte hanno trovato i cittadini di Bodio Lomnago e lo stesso Merletto: c’è stata una discussione col sindaco, con toni accesi, ma senza esagerazioni. Nella mattinata di oggi, dopo aver riesaminato le carte come richiesto da chi ha deciso di perorare la causa de “Le Pine”, Pavan ha convocato i gestori del locale e lo stesso ex vicesindaco, annunciando che la diffida (che imponeva la chiusura del locale alle 22 se non fossero stati eseguiti lavori per limitare il rumore all’interno e all’esterno del locale entro 60 giorni) sarà ritirata in attesa di un incontro con il tecnico del locale che si occupa dei suoni.

Soddisfatto Merletto, che si è visto riconoscere la bontà delle proprie tesi: «Ho dovuto dimettermi per farmi ascoltare – commenta -. Va bene così, ho detto fin da subito che quella diffida era irregolare. Adesso staremo a vedere cosa succederà». Meno contento e molto più dubbiosa Eleonora Bossi, che col fratello Nicolò gestisce “Le Pine”: «Finchè non vedo non credo – dice -. Il sindaco ha detto che ritira la diffida, ma ne farà un’altra di sicuro. Speriamo che la prossima sia più chiara e soprattutto che non sia penalizzante per noi, che chiediamo solo di poter lavorare con serenità. Per farlo si deve risolvere un problema che esiste da molto più di 4 anni. Non vogliamo diventare argomento da campagna elettorale, ma di certo visto che siamo molto popolari come si è visto in queste settimane cercheremo di capire da chi si candiderà cosa intende fare per risolvere il problema dei decibel».
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