Per Pasqua torna la “Musica in Circolo”
L'Azienda Ospedaliera ha organizzato un concerto all'ìinterno della struttura sanitaria. L'esecuzione del Requiem di Mozart per pianoforte a 4 mani di Carl Czerny accompagnata dal coro da Camera di Varese
Un appuntamento da non perdere quello che si terrà il 13 aprile 2014 all’interno di Musica in Circolo, organizzata dall’Azienda Ospedaliera Fondazione Macchi con il contributo di Ubi Banca, Markas, Tintoria Lombarda e Servizitalia. Il concerto di Pasqua di ques’anno prevede infatti l’esecuzione del Requiem di Mozart nella versione per pianoforte a 4 mani di Carl Czerny accompagnata dal Coro da Camera di Varese e da solisti che hanno frequentato la prestigiosa Accademia della Scala.
Nel 1801, un pianista di appena nove anni suscitò grande impressione in Ludwig Van Beethoven, a quel tempo la più influente celebrità del panorama musicale viennese, tanto da indurre il grande maestro ad accogliere tra i suoi allievi il precoce virtuoso, che eseguiva con stupefacente facilità Sonate e Concerti di Mozart.
Il ragazzo in questione si chiamava Carl Czerny (Vienna, 1791-1857) che sarebbe divenuto celebre soprattutto per la sua copiosa produzione di esercizi e studi di tecnica pianistica. Il suo largo corpus di opere, comprende anche parecchie trascrizioni per pianoforte di lavori orchestrali di Mozart e Beethoven secondo l’usanza dell’epoca di ri-arrangiare i brani più celebri dei grandi maestri per pianoforte a 4 mani per poterli gustare ed ascoltare nei vari salotti benestanti. È in questo filone che si inserisce la trascrizione del Requiem di Mozart da parte di Carl Czerny, rielaborazione che mira da un lato ad esplorare tutte le risorse timbriche e dinamiche del pianoforte di inizio ottocento, dall’altro a diffondere presso il grande pubblico un repertorio che poteva essere ascoltato solo in rare occasioni, data la grandezza dell’organico richiesto. La versione del Requiem è interessante perché non è e non vuole essere una trascrizione letterale dell’opera mozartiana, bensì una traduzione in un linguaggio diverso, specificamente pianistico, che pone l’opera sotto una luce nuova che ne esalta le trame più raffinate e i giochi contrappuntistici più sottili. Carl Czerny ci offre così una sua personale versione del capolavoro di Mozart, pur conservando il massimo rispetto per il testo originale e le intenzioni musicali del genio di Salisburgo.
Appuntemento dunque il 13 aprile ore 20,30 presso Monoblocco, Chiesa del Beato Giovanni Paolo II. L’ingresso è libero.
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