Nei comuni del Seprio una “casa” per i turisti cinesi a Expo

Il sindaco Paolo Mazzucchelli è appena tornato dalla Cina dove ha presentato un progetto turistico che è molto piaciuto al governo cinese: “Da Cairate a Castigione un’area China Friendly"

«L’area del Seprio può diventare una zona China Friendly e così portare lavoro e turismo in tutto il territorio». È l’idea base di Paolo Mazzucchelli, sindaco di Cairate che è appena tornato dalla Cina dopo un viaggio di una settimana con il “ministero dell’amicizia cinese” alla scoperta della provincia del Gansù che raccoglie 42 milioni di abitanti. «Volevamo gemellarci con un paese cinese in vista di Expo – spiega -, abbiamo chiesto informazioni sulla città di Xi’an, quella del famoso esercito di terracotta, non ci aspettavamo una risposta così forte dal governo cinese».
Ora, un progetto che voleva far conoscere maggiormente il monastero di Cairate, può trasformarsi in un vero “viadotto” per cui migliaia di cinesi potrebbero passare dal Seprio per dirigersi a Expo.

Ma andiamo con ordine. Dopo l’apertura del Monastero gli amministratori di Cairate si sono chiesti come valorizzare il sito storico in concomitanza con Expo. «Abbiamo istituito una commissione Expo – spiega Mazzucchelli -, abbiamo messo insieme 12 persone che avevano voglia di fare e che fossero talmente folli da credere in un progetto turistico per cariate. Con tutte le difficoltà incontrate e mesi di lavori, siamo riuscirti o a contattate l’International China Friendship Association, l’unico riferimento italiano per quello che viene considerato il ministero dell’amicizia cinese».

Ed ecco la sorpresa. Gli amministratori cairatesi vengono a sapere che a inizio luglio il presidente dell’associazione è a Roma. Partono a spese proprie per incontrare e presentare il progetto turistico per il Monastero. In due parole: in vista di Expo, aiutare i turisti cinesi andandoli a prendere all’aeroporto di Malpensa, portarli a soggiornare nella zona del Seprio e poi portarli a Expo. Il tutto creando una zona “China Friendly” con cartelli e rispetto delle loro abitudini orientali anche nell’accoglienza, dal cibo alle camere. Ci deve servire per capire cosa vulve il mondo da noi». 

Il progetto piace e nel giro di 24 ore il sindaco di Cairate riceve una proposta dalla Cina: «Avevano deciso che il progetto piaceva, ma saremmo dovuti andare da loro per qualche giorno. Siamo partiti quattro giorni dopo con un piano tutto sostenuto economicamente dal governo cinese. Questo fa capire quanto ci tenessero. Siamo arrivati lì ed è stato un viaggio incredibile: i cinesi hanno capito che si devono aprire al mondo per crescere, ovvero vogliono ripercorrere idealmente ciò che ha fatto Marco Polo e riallacciare i rapporti con tutti gli stati europei. Questo anche decuplicando i loro investimenti in Italia nel settore turistico».

«Quando siamo arrivati il governo cinese ci ha portato nella provincia di Gansù con 40 milioni di abitanti – prosegue Mazzucchelli ancora incredulo per quando accaduto -, è la provincia dove ‘è la città di Xi’an dove volevamo fare il gemellaggio. Tutto seguendo un protocollo e un’organizzazione incredibili. Abbiamo fatto sei giorni a parlare di progetti generici, con riunioni dalla mattina alla sera. Non si entrava mai nella concretezza delle cose da fare, ci stavamo iniziando a chiedere se davvero si ssarebbe arrivati a qualcosa. Ma l’ultimo giorno a Pechino abbiamo incontrato il vicepresidente del ministero dell’amicizia: mentre ci portava in albergo ci ha dimostrato l’apprezzamento per il nostro comportamento, dicendo chiaramente che ora si poteva passare alla fase operativa. È stato come e avessimo superato un esame, il nostro approccio è stato corretto, è piaciuto come ci siamo confrontati, da adesso possiamo iniziare a lavorare».

Il sindaco Mazzuchelli incontrerà i comuni della zona per portare avanti il progetto: Gornate Olona, Castelseprio, Castiglione Olona, insieme a Cairate per formare il percorso turistico del Seprio dedicato ai cinesi. «Inizieremo un lavoro di sensibilizzazione anche per chi dovrà accoglierli, andremo a presentare questo progetto a tutte le associazioni di categoria per avere delle strutture ricettive, almeno due alberghi, che siano china friendly. Pensate se soltanto nella provincia del Gansù che sono 40 milioni, se soltanto il 5 per cento si muovesse, sono oltre 2 milioni di persone che arrivano nella provincia di Varese. È ancora tutto da definire nei dettagli ma è una strada che vogliamo, che dobbiamo, assolutamente percorrere».


Dal punto di vista politico, il primo cittadino (che è iscritto alla Lega Nord) non si scompone: «C’è dietro un vero progetto di viluppo territoriale turistico ed economico, il partito mi ha supportato in tutto: la lega di Salvini è molto concreta, siamo amministratori per i cittadini e stiamo facendo di tutto per migliorare la loro vita senza porre barriere. Ci vuole concretezza, basta parole e proclami, vince chi porta i risultati, non c’è più tempo da perdere. E questo progetto porta economia, sviluppo e posti di lavoro. Inoltre, si deve lavorare insieme, al di là della politica: noi non vediamo Expo come un punto di arrivo, ma di partenza, nulla nasce e nulla muore con Expo».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Luglio 2014
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