La Pro Patria cede nel finale al Real Vicenza

I tigrotti reggono per 87' minuti prima di subire il 2-0 firmato da Cristini e Bruno su rigore. Troppi errori per i tigrotti, che ora aspettano il Novara per il derby

La Pro Patria regge per 87’ minuti prima di subire due reti nel finale e perdere contro il Real Vicenza 2-0, che ha meritato maggiormente la vittoria rispetto ai tigrotti, che hanno dato spesso l’impressione di giocare per il pari. Dopo una gara giocata prevalentemente in difesa – con il trio Zaro, Lamorte e Anderson tutto sommato positivi – i tigrotti prendono due reti negli ultimi minuti lasciando i tre punti ai vicentini. Sfortunata la Pro che perde Candido – uomo partita contro l’Albinoleffe – nel prepartita e deve lasciare spazio all’esordiente Romeo, che comunque si fa apprezzare per intensità. I biancoblu hanno pagato a caro prezzo i tantissimi errori in impostazione che non hanno permesso agli attaccanti di ricevere palloni giocabili e creare così pericoli dalle parti di Tomei, che in tutto il match è stato impegnato solo in un paio di uscite alte. Ora la Pro dovrò prepararsi al meglio in settimana per affrontare con il coltello tra i denti il derby di sabato 20 settembre contro il Novara. 
 
FISCHIO D’INIZIO – La Pro arriva al “Menti” dopo aver messo in cascina i primi tre punti e il primo successo, ottenuto contro l’Albinoleffe nel turno infrasettimanale. Mister Lulù Oliveira, visti i buoni risultati dell’ultima partita, schiera un 3-4-1-2 con La morte, Zaro e Anderson in difesa davanti a Perilli. A centrocampo Guglielmotti e Taino sono gli esterni con Ulizio e Romeo, che prende il posto all’ultimo minuto di Candido, fermato nel prepartita da un guaio muscolare. Cannataro si sposta così sulla trequarti a sostegno di Serafini e Terrani. Il Real Vicenza scende in campo invece con un 3-5-2 in cui gli ex Polverini e Dalla Bona giocano al centro rispettivamente di difesa e centrocampo, mentre in attacco l’esperto Bruno fa coppia con Galuppini. 
 
PRIMO TEMPO – La gara non offre un inizio frizzante e la prima azione degna di nota arriva solo all’8’: Vannucci riceve un cross dalla destra, prova il sinistro dopo il controllo con il ventre, ma Lamorte chiude in angolo. Tanti gli errori in impostazione, sia da una parte, sia dall’altra e bisogna quindi aspettare il 27’ per vedere il primo tiro in porta: Bruno si libera con un bel dribbling di Anderson e prova il destro, che però Perilli è bravo a deviare in angolo. Ad abbassare ulteriormente il ritmo di gara ci pensano le luci dello stadio “Menti” che si abbassano obbligando l’arbitro a sospendere il match. Quando il gioco riprende le squadre non combinano sulla di rilevante, accontentandosi dello 0-0 all’intervallo. 
 

 
(pochi palloni giocabili questa sera per Capitan Serafini)

LA RIPRESA –
Il secondo tempo si apre con un cambio per Marcolini, che toglie Caporali per fare spazio a Pavan. Al 4’ si vedono subito in avanti i padroni di casa con Cristini, che controlla bene un lancio da dietro e impegna Perilli con un destro secco alla parata in due tempi. La Pro continua ad essere molto imprecisa e non riesce a salire con il baricentro, lasciando sempre più spazio ai biancorossi. L’unica occasione da gol per i tigrotti arriva al 13’ da corner: Guglielmotti sceglie bene il tempo per il colpo di testa, ma l’incornata è imprecisa e termina sul fondo. Sarà l’unica azione degna di nota dei tigrotti in tutto il match. Il Real invece con l’avanzare dei minuti cresce e diventa sempre più pericoloso. Al 30’ Lavagnoli crossa per Vannucci, che come nel primo tempo stoppa e prova il sinistro da posizione defilata, questa volta però la mira non c’è e la palla termina la propria corsa sopra la traversa. Al 35’ Dalla Bona spreca una punizione dai venti metri calciando si poco alto, ma il gol ormai è nell’aria. Al 39’ Bruno troverebbe anche la via della rete, ma sul passaggio di Cristini è in fuorigioco e l’arbitro annulla. Al 42’ è proprio Cristini a portare in vantaggio i suoi con un tiro rasoterra molto preciso da dentro l’area che non lascia scampo a Perilli. A gol subito Oliveira si gioca anche la carta Baclet, ma l’unico tentativo tigrotto è un tiro dalla lunghissima distanza di Serafini che si spegne ampiamente sul fondo. Nel recupero Odogwu se ne va a sinistra e Taino lo tira giù prima della conclusione a rete: rigore per i padroni di casa e giallo per il difensore, graziato dall’arbitro. Dal dischetto Sasà Bruno non perdona calciando potente e centrale e battendo Perilli per il 2-0 che chiude la contesa.

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Pubblicato il 15 Settembre 2014
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