Anche Bobbiate ha la sua casetta dell’acqua

Inaugurata oggi l'ultima delle sei casette dell'acqua di Varese. "Ogni giorno - fa sapere l'assessore all'Ambiente - ognuna di queste casette eroga circa 500 litri di acqua potabile e controllata. Un risparmio di plastica e denaro"

Si trova in piazza Bossi, a Bobbiate, la sesta e ultima casetta dell’acqua installata nel Comune di Varese. Questa mattina, venerdì 21 novembre, l’assessore all’Ambiente, Stefano Clerici, ha inaugurato il distributore di acqua potabile a pagamento, ricordando i criteri che hanno spinto l’amministrazione pubblica a lanciare il bando per le casette dell’acqua: «Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto. Innanzitutto per il suo aspetto etico, la riduzione del consumo di plastica e per quello sociale, il risparmio delle famiglie. Inoltre c’è un altro aspetto, per me non meno importante, che è quello della lotta alle multinazionali dell’acqua. Abbiamo seguito dei criteri specifici per scegliere le zone dove posizionare ognuna delle sei casette dell’acqua, con un’attenzione specifica ai quartieri più popolosi della città, con condomini importanti e parcheggi vicini». 

Anche per questa, come per altri cinque distributori, la gestione è affidata alla società Stop&Go di Lecco che garantisce la «massima qualità nell’erogazione dell’acqua naturale o frizzante». «Stiamo avendo risultati ottimi – continua Clerici – per esempio in via Carnia viene erogata una media di 500, a volte 600 litri di acqua al giorno»
Le casette in città si trovano alla Brunella, via Vannucci, Calcinate del Pesce (via Ponti, di proprietà comunale) via Carnia (Bizzozero), via 7 Termini, piazza Bossi (Bobbiate).
«La scelta di far pagare 5 centesimi al litro – conclude Clerici – è dettata dalla necessità di dare un valore alle cose e l’acqua è il bene più prezioso che abbiamo. Inoltre vogliamo evitare episodi spiacevoli come il prelievo di grandi quantità d’acqua dettate da esigenze commerciali».

Come funziona il distributore? Il Comune informa:
Il funzionamento del distributore è semplice, dotato al suo interno di macchinari in grado di erogare acqua liscia a temperatura ambiente o refrigerata e frizzante refrigerata. L’acqua, sottoposta a trattamento filtrante, viene distribuita in bottiglie da un litro di cui deve essere munito l’utente. Per l’acquisto si possono usare monete oppure una tessera a scalare del valore di 2,5 euro ricaricabile direttamente alla macchinetta. E’ posizionata, in ogni casetta, anche una parte per snack, bibite e alimenti di prima necessità. Nelle ore serali, la struttura è dotata di illuminazione a led e videosorveglianza.

L’acqua erogata proviene dall’acquedotto cittadino (dunque già di per sé potabile) ma è ulteriormente filtrata attraverso tre stadi distinti:
– Pre filtro per eliminare le impurità superiori a 5 micron (sabbia, scaglie, limo, ruggine, materiale fine in genere)
Secondo filtro per eliminare le impurità superiori a 3 micron e per eliminare cloro e odori sgradevoli ma senza per questo alterare le principali caratteristiche organolettiche principali
Lampada UV per garantire la sterilizzazione e dunque una maggior sicurezza dal punto di vista microbiologico
Nell’ottica di dare sempre la massima garanzia tutte le tubazioni e tutti i filtri saranno soggetti a costante monitoraggio, fermo restando la loro completa sostituzione come stabilito dal piano di autocontrollo condiviso.
Ogni “Casa dell’Acqua – Sorgente di Benessere” eroga dalla stessa bocchetta sia acqua naturale, sia acqua gasata. Ogni bocchetta è dotata di pulsante stop / start giusto per permettere a chiunque durante l’erogazione di riempire bottiglie dal contenuto “frazione di litro”. Al momento dell’erogazione l’acqua ha una temperatura di circa 10° C.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Novembre 2014
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