“Entro un anno una nuova piazza nel cuore della città”
Il cantiere nel cuore della città procede: "A dicembre consegneremo i primi negozi e appartamenti ed entro un'anno l'intera area sarà restituita alla città". Ma sullo sfondo rimangono ancora i dubbi sull'autosilo in piazza Vittorio Emanuele

Da fuori, oltre i ponteggi, poco si capisce di quello che sta succedendo all’interno. Ma in quell’angolo di centro, stretto tra via Solferino e piazza Vittorio Emanuele, i lavori degli operai del Gruppo Panico di Napoli procedono e lo fanno molto rapidamente. Dopo anni di ritardi e lavori sospesi i primi appartamenti e negozi apriranno entro la fine di quest’anno mentre per giugno 2016 tutto il complesso sarà concluso.
«Già entro aprile di quest’anno la struttura sarà completa, dalle fondamenta ai tetti -spiegano dalla proprietà- e la prima palazzina nella zona di via Solferino sarà consegnata a dicembre». Qualche mese dopo tutti i 48 appartamenti del complesso e i 15 negozi saranno pronti «e riconsegnati alla città in questo importante intervento di riqualificazione» che creerà un corridoio pedonale tra il cuore della città e gli edicifici di biblioteca e Civiche Raccolte d’Arte.
Il progetto di riqualificazione -come da convenzione con il Comune- ha previsto infatti che venisse restituita alla città la struttura originaria dell’area con un’ampia piazza al centro e due più piccole ai lati. Grazie alla documentazione racchiusa negli archivi del comune «la costruzione rispecchia l’originaria disposizione degli edifici ed ha potuto mantenere lo stile liberty in tutta la struttura» a partire proprio dalla facciata di piazza Vittorio Emanuele «che sarà totalmente restaurata».
Ma potrebbe essere proprio questa piazza (che diventerà interamente pedonale, ndr) a creare un nuovo rallentamento. Sulla carta, infatti, dovrebbe essere realizzato un parcheggio sotterraneo da 6 piani del quale, al momento, si sono perse le tracce. «Aspettiamo che l’amministrazione ci dica se lo vogliono ancora oppure no -chiosa la proprietà- ma è inevitabile che la sua realizzazione comporterà altri ritardi e disagi nella riapertura della piazza».
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