Dal Bolshoi all’Eliseo, Lu-Ve “condiziona” il mondo
L'azienda di Uboldo nel 2014 ha vinto la più grande gara internazionale del settore per la realizzazione dell'impianto di condizionamento di precisione per il nuovo aeroporto di King Abdulaziz di Jedda
 
																			
                        
						
						
						
						Dal Teatro Bolshoi di Mosca (foto) al Palazzo dell’Eliseo di Parigi, passando per la fiera di Francoforte. Il gruppo Lu-Ve spa di Uboldo (Varese) ha realizzato impianti di condizionamento in tutto il mondo, commesse prestigiose alle quali nel 2014 è stato aggiunto un altro tassello importante per la sua storia: la realizzazione dell’impianto di condizionamento di precisione per il nuovo aeroporto di King Abdulaziz di Jedda, che prevede la fornitura di 900 unità destinate ai server che gestiranno i tutti i dati dell’aeroporto, la più grande gara internazionale del settore. Nel 2015 il gruppo sta partecipando ad altre gare, tra cui quella per una fornitura all’aeroporto della capitale saudita Riad.
La produzione del gruppo Lu-Ve spa è così ripartita: 56% scambiatori di calore, 33% apparecchi ventilati, 6% close control (sale chirurgiche, camere bianche, data centre e telefoni), 5% porte in vetro per banchi frigo. Tra gli elementi di crescita, la refrigerazione dà le maggiori prospettive (67%) soprattutto nei paesi emergenti per la creazione della catena del freddo e per lo sviluppo della grande distribuzione organizzata. Mentre il condizionamento influirà per un 18% e i processi industriali e speciali per un 15%. «L’India è un mercato con un tasso di sviluppo atteso interessante – spiega Matteo Liberali, ad di Lu-Ve spa – il problema è che ha specificità commerciali, complicazioni fiscali, con dazi del 45%, e questioni legali che ti fanno rimpiangere l’Italia».
La Lu-Ve spa sta sperimentando tecnologie alternative e l’utilizzo di nanoteconologie. «La tecnologia marcia con il mondo – aggiunge Iginio Liberali, presidente e fondatore dell’azienda -. Si sta studiando la preparazione di refrigeranti naturali e lo scambio di liquidi anziché di aria con aria. Le nanotecnologie sono già entrate nella nostra azienda, nella verniciatura delle superfici di scambio. Stiamo facendo questa ricerca perché la formazione della brina frena lo scambio termico e aumenta il dispendio energetico. Abbiamo contatti al Mit (Massachusetts Institute of Technology) dove studiano queste applicazioni».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
- barbara zanchin su Fotografa l'aereo e litiga con il personale a Malpensa: passeggero lasciato a terra
- axelzzz85 su Auto contro una recinzione nella notte a Cassano Magnago: cinque giovani feriti, due in codice rosso
- elenera su Auto contro una recinzione nella notte a Cassano Magnago: cinque giovani feriti, due in codice rosso
- Felice su Auto contro una recinzione nella notte a Cassano Magnago: cinque giovani feriti, due in codice rosso
- Tiberio67 su L'hockey in Kenya e la roulette delle carte di credito. Tornano le storie di "Alla Balaustra" in podcast
- massimiliano_buzzi su Un fiume di contanti da Malpensa, soldi anche nelle patatine, sequestri e multe

 
   
  








 
               
		        	 
               
		         
               
		         
               
		         
               
		         
               
		         
               
		         
               
		        
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.