Fondo telefonici: un miliardo di perdita per il 2015

Il 55% dei trattamenti in essere risulta più elevato del 20-30% rispetto al contributivo, un altro 30% di prestazioni è tra un terzo e due terzi più alto che col contributivo

truffa telefonica

Prosegue l’operazione trasparenza “Inps a porte aperte” dell’Inps. In questa sezione raggiungibile dallhome page del sito istituzionale  vengono pubblicate informazioni che chiariscono le regole previste per la composizione e l’effettivo funzionamento dei maggiori fondi speciali gestiti dall’Istituto.

Viene pubblicata oggi una scheda informativa sul Fondo per le pensioni del personale addetto ai pubblici servizi di telefonia, il cosiddetto “Fondo telefonici”.

Il Fondo telefonici è stato istituito nel 1920 e poi soppresso dal 1° gennaio 2000; i titolari di posizioni assicurative e di trattamenti pensionistici legati a tale fondo sono stati iscritti, a partire da quella data, al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD). Dal 1° gennaio 1997, le norme che regolano il calcolo della quota di pensione, la retribuzione pensionabile e l’accredito della contribuzione, sono state uniformate a quelle in vigore nel FPLD.

Negli anni il Fondo ha visto una progressiva erosione del patrimonio, divenuto negativo nel 2010. Il Fondo è in disavanzo di gestione dal 2003. Per l’anno 2015 è prevista una perdita di oltre 1 miliardo di euro, causata in larga parte dagli effetti negativi della chiusura del Fondo ai nuovi ingressi.

Nella scheda, corredata da grafici e tabelle, è possibile acquisire informazioni sulle pensioni effettivamente erogate e ricalcolate con il metodo contributivo. Il 55% dei trattamenti in essere risulta più elevato del 20-30% rispetto al contributivo, un altro 30% di prestazioni è tra un terzo e due terzi più alto che col contributivo. Solo una pensione su 100 del Fondo telefonici risulterebbe più generosa con il ricalcolo contributivo.

La sezione “Inps a porte aperte” è dedicata a migliorare il rapporto informativo tra Ente e cittadini, al di là degli obblighi prescritti dalla legge. L’obiettivo è quello di rendere più chiari i meccanismi di funzionamento delle prestazioni erogate dall’Istituto. L’iniziativa fa parte di quell’operazione trasparenza annunciata dal presidente Inps, Tito Boeri, all’atto del suo insediamento.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Aprile 2015
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