Maynor-Eyenga, l’intesa funziona
Il play crea e l'ala concretizza. Callahan più utile di Jefferson, Rautins continua nel periodo nero

RAUTINS 4,5 – Dispiace punirlo di nuovo serenamente, ma gli zero punti con sei errori al tiro, le quattro perse e la valutazione negativa (-3) sono tutte prove a suo carico. Seconda partita senza far canestro per una guardia titolare: il buon Andy si è probabilmente giocato ogni chance di conferma.
MAYNOR 7 – Gli basta un accenno di finta per mandare a spasso i diretti avversari e crearsi spazio per la penetrazione: lampi di classe uniti, questa volta, a una buona precisione da fuori con cui tocca quota 20, il suo massimo con Varese. Poi 8 preziosi assist, compreso quello a Callahan che ridà fiato a una Openjobmetis sull’orlo del soffocamento.
CASELLA 6 – Caja a un certo punto lo preferisce a Rautins, lui sta in campo con discreta personalità (salvo sbagliare maldestramente un’entrata poco prima della rimonta casertana).
JEFFERSON 5 – In attacco, quando sta sul parquet, riesce comunque a farsi notare con 8 punti e una buona reattività. I problemi sono dall’altro lato del campo, dove Ivanov lo spinge, lo disorienta, lo trattiene, lo rimbalza e alla fine vince sempre lui.
OKOYE 6,5 – La pietra scartata dai costruttori non sarà testata d’angolo, ma dà comunque un bel contributo per edificare un solido vantaggio tinto di biancorosso. Doppia cifra nella prima metà di gara, poi ha meno spazio e più falli: bravo comunque.
CALLAHAN 7 – Undici punti importanti e voluti con caparbietà, ma pure tre palle recuperate a certificare una sua maggiore utilità in difesa rispetto a Jefferson. Contro di lui Ivanov ha vita più dura e non può neppure metterla sul piano dell’esperienza: pericolo bulgaro non disinnescato ma ugualmente limitato.
KANGUR 6,5 – Gioca una gara a lungo sotto la linea della sufficienza, specie nel primo tempo. Però nel melodramma finale, nel quale fa anche la parte di quello che non riesce a tenere Scott, si inventa un paio di rimbalzi chiave (8 in tutto) ed è il solo a non sgarrare in lunetta.
EYENGA 7,5 – Fa a fettine Domercant, braccato e irretito fino a che Esposito non decide che è meglio imbullonarlo alla panchina evitandogli la furia del congolese. E sistemato il primo avversario in difesa si scatena anche in attacco con l’accoppiata velocità-elevazione che nessun casertano ha nelle gambe su quei ritmi. Un filo fuori giri nel finale quando è colto da onnipotenza e forza due o tre azioni in fila; poco male dopo aver munto 25 punti e 9 rimbalzi alla partita si prende con pieno merito la tolla del latte che premia il migliore in campo. Senza alcun dubbio.
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