Candidati consiglieri “a lezione” da Gilli
Il candidato sindaco dell'Alleanza per Saronno, Pierluigi Gilli, sabato mattina salirà in cattedra per fare scuola amministrativa ai suoi sostenitori della sua coalizione

Il candidato sindaco dell’Alleanza per Saronno, Pierluigi Gilli, sabato mattina salirà in cattedra per fare scuola amministrativa ai suoi sostenitori della sua coalizione. «Prima delle elezioni, faremo un seminario di studio sull’organizzazione del Comune e sugli atti amministrativi», aveva detto qualche settimana fa ai candidati consiglieri delle quattro liste che sostengono la sua candidatura a sindaco. E ha mantenuto la promessa: sabato mattina il Prof. Pierluigi Gilli “salirà in cattedra” per fare scuola amministrativa.
«Penso che sia una buona opportunità, soprattutto per i neofiti, quella di investire un po’ di tempo per studiare insieme, almeno sommariamente, quali sono gli organi e le funzioni del Comune, come è fatto e come si legge un atto amministrativo – spiega il candidato sindaco -. Per amministrare è fondamentale essere preparati, conoscere i meccanismi che regolano la macchina comunale, saper tradurre le idee in provvedimenti e osservare scrupolosamente la legittimità degli atti».
E così, sabato 23 maggio, a partire dalle 10, al Gilli Point si terrà la prima lezione rivolta ai “suoi” studenti, che stavolta non sono quelli universitari. «In questo primo incontro fungerò io da introduttore, mentre successivamente inviteremo esperti qualificati, che si alterneranno per questa scuola volontaria – prosegue Gilli – Come recita una famosa frase, “nessuno nasce imparato”: è importante che chi si propone come candidato e, successivamente, da eletto, non improvvisi. La buona volontà è un potente carburante, ma è necessario sapersi muovere correttamente in un mondo municipale in cui le trappole di leggi, regolamenti e prassi sono disseminate dappertutto».
Precisa poi che alla domanda “Perché ha deciso di ricandidarsi?”, ha risposto più volte che «sento il dovere di trasferire ai nuovi amministratori, soprattutto ai più giovani, quanto io stesso ho imparato nella mia vita politico-amministrativa. È un dovere etico, per distribuire, in un patto tra generazioni, l’esperienza e i saperi che aiutano a decidere. Prepararsi per essere buoni amministratori non è facile, però bisogna farlo, per non ridurre l’impegno politico a vuote chiacchiere da caffè o a confronti urlati su progetti demagogici. Per me sarà un vero piacere crescere insieme per dare un contributo di efficacia, di efficienza, di consapevolezza e di responsabilità al governo della nostra città. Un grazie anticipato agli studenti».
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