Comuni-Pedemontana, primo round ai sindaci

I sindaci di Lozza, Gazzada e dei due Gorla hanno incontrato i vertici della società autostradale davanti al prefetto per ottenere che vengano realizzate quanto prima le opere di compensazione

L'inaugurazione di Pedemontana Varese (inserita in galleria)

Una mano tesa di Pedemontana ai sindaci di Lozza, Gazzada, Gorla Maggiore e Minore. Con una promessa fatta davanti al Prefetto di Varese per cercare di sistemare al meglio le opere di compensazione che erano già state previste in fase progettuale dalla società autostradale ma che non sono mai state realizzate.

Nei giorni scorsi il sindaco di Lozza, Giuseppe Licata, ha scritto una lettera al Prefetto in accordo con gli altri sindaci chiedendo un suo intervento con la Sociate Pedemontana. Nel nuovo contratto che prevede le opere di compensazione vi erano due punti che proprio non erano digeribili per i comuni: in sintesi le opere sarebbero state fatte solo se Pedemontana avesse avuto i soldi necessari, mentre i comuni dovevano provvedere a versare delle fideiussioni a garanzia.

L’incontro con il Prefetto, alla presenza anche dei responsabili di Pedemontana si è svolto nel pomeriggio di mercoledì 3 giugno. Insieme a Licata erano presenti i Sindaci Landoni (Gorla Minore), Zappamiglio (Gorla Maggiore) e Bertuletti (Gazzada).

«Lo spirito della riunione è stato quello di “blindare” quanto possibile la reale realizzazione delle opere di compensazione i cui lavori devono avviarsi nel tempo più breve possibile – spiega Licata al termine dell’incontro -. Sulla clausola sospensiva secondo la quale Pedemontana subordina il finanziamento delle opere di compensazione al reperimento della provvista finanziaria su base project financing (finanziamenti privati/pedaggio), Pedemontana ha recepito questa richiesta e avvierà immediatamente delle verifiche interne per valutare la rimozione dal contratto di questa clausola. I sindaci sono fiduciosi che la verifica abbia esito positivo che dovrebbe essere comunicato entro 30 giorni da Pedemontana».

Sulla fideiussione costituita dai Comuni in favore di Pedemontana che si rivarrebbe nel caso in cui i Comuni non rispettassero gli accordi e utilizzassero le somme ricevute da Pedemontana per altri scopi «Questa richiesta è stata esaudita nel senso che Pedemontana ha garantito che i costi di costituzione della Fideiussione saranno sostenuti materialmente da Pedemontana e senza anticipazioni di cassa da parte dei Comuni. Determinante l’opera di mediazione del Prefetto. Personalmente, sono soddisfatto che questa iniziativa stia portando dei frutti».

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 03 Giugno 2015
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Felice

    Scusate, probabilmente sono scemo. Aiutatemi a capire con parole molto semplici…

    Le opere di compensazione erano a progetto, approvato e certificato. Previste dai piani di mitigazione dovuti dal forte impatto ambientale nel creare nuove autostrade. I costi al Km (tra i più cari del mondo a causa della corruzione) sono comprensivi del costo per realizzare tali opere.
    Detto questo ora i sindaci devono andare a chiedere, a mendicare la realizzazione di tali opere che sembrano essere state dimenticate nella scusante che l’autostrada è costata troppo ed i soldi son finiti. Si avalllano alla clausola del project financing per la loro realizzazione. Per la serie: se non facciamo nulla per reperire le risorse (già messe a bugdet ad inizio lavori) allora non faremo nulla e mi dispiace per voi cari cittadini e sindaci. Mi dispiace per i disagi e l’impoverimento della qualità di vita nel vostro paese attraversato da una autostrada.

    I sindaci, giustamente preoccupati che devono rispondere a cittadini sempre più delusi ed arrabbiati, devono allora ricordare la realizzazione di tali opere (lasciate nel dimenticatoio) dopo aver visto i loro comuni devastati, i terreni agricoli frazionati e resi improduttivi.

    Insomma il modello Italia è vincente: zero visione futura, cementificazione e autostradalizzazione selvaggia e vivibilità del territorio sempre in discesa libera.
    Eravate convinti che Gorla fosse un paese ancora con vocazione verde ed agricola. Beh, vi è andata male. Beccatevi autostrade, centri commerciali e capannoni nel nome di una Italia che crede di crescere ed essere attrattiva solo costruendo e cementificando, solo favorendo il trasporto privato. Perchè si sa, le autostrade a differenza di molto altro portano più soldi. Fa nulla se voi appena usciti di casa trovate solo asfalto, gas di scarico e code. Il prato verde con i fiori di campo voi lombardi non lo meritate, lasciatelo ad altre regioni d’Italia.

    Santè

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