Nuova viabilità, ecco le richieste di chi è contro

Dopo l'assemblea organizzata sul tema, le voci critiche chiedono di procedere sulla viabilità nel suo complesso e non solo "a spot"

nuova viabilità cassano magnago piazza libertà

Comitati, associazioni e partiti di Cassano Magnago scrivono al sindaco, dopo l’assemblea del 25 giugno scorso, per segnalare le esigenze emerse sulla nuova viabilità nel centro della cittadina e sulla futura Tangenziale cassanese (qui l’articolo). Il sindaco Nicola Poliseno aveva confermato, alla vigilia dell’assemblea, la prosecuzione della fase sperimentale fino a luglio (qui l’articolo)

 

Le sotto indicate realtà associative e politiche della nostra città, a seguito dell’assemblea pubblica indetta il 25 giugno u.s., allo scopo di raccogliere le opinioni dei cittadini sulle problematiche attinenti alle modifiche viabilistiche in fase di sperimentazione e quelle della tangenziale sud, hanno raccolto una serie di osservazioni che vengono di seguito riassunte.
Sarebbe stato auspicabile che tale iniziativa di consultazione della cittadinanza fosse stata organizzata dall’Amministrazione Comunale, come più volte sollecitato da alcuni gruppi.
Si premette anche che le valutazioni espresse durante l’assemblea sono state avanzate da cittadini che vivono quotidianamente le problematiche della nostra città. Non è compito dei cittadini elaborare delle proposte concrete, per le quali si dovrebbe far ricorso a tecnici esperti in materia.

Ecco, in sintesi, le osservazioni raccolte.
E’ stato rilevato da più interventi che la viabilità in una città di transito come Cassano è un tema che deve essere assolutamente affrontato. L’incremento del traffico e soprattutto l’attraversamento di mezzi pesanti, creano inquinamento sia dell’aria che acustico, oltre che pericoli per i cittadini.
A Cassano l’assetto viabilistico dovrebbe essere ridisegnato nel suo complesso; interventi a SPOT non risolvono alla radice i problemi, ma li spostano in altre zone.
L’assenza di una regia sovracomunale, in grado di coordinare le modifiche della viabilità adottate dai singoli comuni, ha causato interventi scoordinati che non hanno risolto i problemi nel loro complesso, anzi a volte li hanno accentuati riversandoli sui comuni limitrofi.
La sperimentazione ancora in atto, attuata sulle vie 4 novembre e Cinque Giornate, non si ritiene abbia raggiunto gli obiettivi prefissati, in particolare per quanto riguarda l’auspicata diminuzione della congestione di traffico, la sicurezza (soprattutto) di pedoni e ciclisti, la valorizzazione della zona, anche dal punto di vista del commercio, la percorribilità  ciclo-pedonale.
Sarebbe stato auspicabile un diverso approccio al problema, facendo valutare le possibili soluzioni da tecnici competenti che potevano proporre soluzioni già sperimentate in altre città. Se è vero che le consulenze di esperti hanno un costo,   a volte l’improvvisazione rischia di creare più problemi di quelli che si vorrebbero risolvere.
E’ stato segnalato che il Politecnico di Milano si presta ad effettuare studi sulla viabilità delle città e/o di aree sovracomunali, con costi più bassi rispetto a società specializzate. Perché quindi non sfruttare questa opportunità?
La tangenziale sud ha sottratto risorse imponenti alle casse del comune, che potevano essere impiegate per altri importanti scopi. Per deviare il traffico di attraversamento, in particolare il traffico pesante che attualmente percorre le vie San Pio X,  Buffoni e le vie del centro-città, erano state formulate anche sotto forma di osservazioni proposte alternative, che sfruttavano parte della viabilità esistente, e che sarebbero state sicuramente più economiche di una  tangenziale parziale per la quale non ci sono previsioni certe di completamento. Il timore è che entrando in funzione la tangenziale come attualmente realizzata ci sia il rischio di congestionare la viabilità della zona sud.

Per scendere nello specifico di alcuni problemi evidenziati, si segnala che:
Sono accresciuti in modo esponenziale i disagi per i cittadini residenti in alcune vie oggetto della deviazione del traffico.
Le attività economiche delle zone soggette alla sperimentazione stanno subendo grossi danni economici.
L’orientamento dei parcheggi creati nei nuovi sensi unici, che occupano buona parte della carreggiata, crea strettoie pericolose per i ciclisti. Un diverso orientamento dei parcheggi avrebbe consentito la creazione di corsie ciclabili, incentivando così i cittadini all’utilizzo della bicicletta.
Mancano attraversamenti pedonali protetti.
La velocità a cui le auto percorrono i nuovi sensi unici, creano costanti pericoli per i pedoni ed in particolar modo alle persone portatrici di handicap.
Alla luce di tutto quanto sopra si chiede all’Amministrazione Comunale di terminare la sperimentazione, ripristinando l’assetto originario della viabilità, in attesa di uno studio più metodologico e scientifico sulle possibili soluzioni viabilistiche, formulato con il supporto di tecnici esperti in materia.

F.to
ACLI
COMTATO NO NUOVA VIABILITA’
COMITATO RIONE SUD
LEGAMBIENTE
PARTITO DEMOCRATICO

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 08 Luglio 2015
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.