Provincia, botta e risposta Longhin – Mirabelli sui conti

Il consigliere leghista critica la condotta dell’attuale amministrazione. Il collega di maggioranza replica: bilanci già portati alla Procura della Corte dei Conti

consiglio provinciale 29 giugno

Torna a farsi sentire la questione del tanto dibattuto “buco della Provincia, la questione, cioè, legata agli “effetti di criticità” sui conti dell’Ente evidenziati dalla Corte dei Conti in una recente delibera, argomento oggetto dell’ultimo consiglio provinciale.

A gettare nuovamente benzina sul fuoco ci ha pensato oggi il capogruppo della Lega Nord a Villa Recalcati, Giuseppe Longhin che in una nota attacca la maggioranza: «La delibera del presidente della Provincia n. 65 del 7 luglio u.s. “destina al finanziamento dei contributi per i progetti presentati dalle Amministrazioni Comunali provinciali nell’ambito del Bando Forestale Provinciale 2015, un ulteriore importo di euro 240.000,00 mediante gli introiti al bilancio provinciale disponibili sul PEG 5 residui 2012-2013”, gli stessi anni contestati dalla maggioranza e che hanno generato il “buco”. Basterebbe questa ultima delibera per smontare il bluff. Ma come? Abbiamo 50 milioni di buco nel 2013 e preleviamo 240 mila euro? Quanti altri denari sono nascosti in attesa di prelievo? Se il sacco è vuoto, da dove sono usciti questi soldi?»
«Proprio quando abbiamo bisogno di certezze – continua Longhin – e coerenza siamo vittime del labirintismo di questa maggioranza e dello stesso Vincenzi che a marzo ci pregava di non parlare di “buco” ma di dissesto e oggi ci dice l’esatto contrario, o del consigliere Mirabelli che a seconda del consiglio in cui si trova, comune di Varese o Provincia, vota e si esprime con pareri opposti (vedi negoziazione mutui).
Siamo veramente stanchi di pressapochezze e falsità che vanno a scapito solo dei cittadini e causano disservizi. Se questa maggioranza è in grado di amministrare e gestire la Provincia con i pochi trasferimenti lasciateci dal governo centrale, che si cominci a lavorare in modo costruttivo e non distruttivo, altrimenti, come detto più volte, tutti a casa».

La replica del consigliere provinciale Fabrizio Mirabelli, tirato in ballo dall’esponente leghista, non tarda ad arrivare anche con toni decisi: “Se è necessario, al consigliere Longhin, sono in grado di spiegare il concetto anche in lingua lumbard: la rinegoziazione dei mutui è uno strumento che le amministrazioni possono utilizzare, ma che evidentemente non sono uguali per tutti i contesti e, soprattutto, possono venir fatte bene o male. La rinegoziazione è stata fatta sia in Comune, sia in Provincia. In comune a Varese l’hanno fatta male perché con l’obiettivo di avere subito 400 mila euro, si arriva al paradosso di pagare in più 6 milioni di euro spalmati da qui al 2042 alla Cassa depositi e Prestiti. Cioè: per avere liquidità da destinare ad interventi guarda caso proprio alla vigilia della campagna elettorale, dovremmo far pagare ai nostri figli e nipoti: non ha senso e per questo ho votato contro».
«In Provincia – continua Mirabelli – la cosa è diversa perché abbiamo rinegoziato più di 200 mutui accesi dalle delle amministrazioni precedenti, perché altrimenti ci saremmo trovati nella condizione di non riuscire a pagare i dipendenti. Se a Longhin questo argomento non interessa, è la conferma che i cittadini hanno solo guadagnato da questo nuovo corso amministrativo in Provincia»
Nella sua risposta Mirabelli torna anche sulla prima questione citata da Longhin, quella del “buco”. «Ripeto a Longhin per l’ennesima volta: la Corte dei Conti ha stabilito che i 28 milioni di residui attivi sono inesistenti e che per l’importo di 22 milioni la spending review non è stata fatta.
Stia tranquillo Longhin: deciderà ora la Procura della Corte dei Conti che ha acquisito i bilanci 2012 e 2013 della Provincia».

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 08 Luglio 2015
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