Il comandante e quei soldi chiesti alle Pro Loco

Quantificati in 9mila euro fuori sacco. Dopo l'arresto del comandante dei vigili, gli investigatori potrebbero contattare tutte le associazioni locali per capire come venissero pagati gli agenti

Arresto Verbano 17 agosto 2015

I carabinieri sono partiti in quarta con nuove deleghe di indagini che potrebbero portare a sviluppi. Il giorno dopo l’arresto di Ettore Bezzolato, il comandante della Polizia locale del Medio Verbano accusato di peculato, la bufera non si è placata. Questa mattina, gli investigatori del comando compagnia di Luino hanno tenuto un summit nell’ufficio del pubblico ministero Massimo Politi, al quarto piano della procura della repubblica di Varese. Il vigile arrestato sarà interrogato dal gip Anna Giorgetti, giovedì mattina, e ha nominato come avvocato Fabio Margarini, l’ex presidente della camera penale di Varese.

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Medio Verbano, l’arresto del comandante 4 di 13

Ettore Bezzolato è stato arrestato sulla base delle dichiarazioni raccolte dai carabinieri durante la prima tranche di indagine, effettuata di nascosto e sotto traccia, e volutamente mirata solo a raccogliere le testimonianze di poche persone per evitare che chi non doveva sapere nulla si insospettisse. Sono state ascoltate le persone di due Pro Loco, Cittiglio e Cuvio (estranee a ogni contestazione, ma piuttosto parte lesa). Le dichiarazioni, finora, sono concordanti e i testi riferiscono che il comandante si offriva di ritirare in contante del denaro che sarebbe servito, a suo dire, per pagare gli straordinari degli agenti in servizio di vigilanza. Una parte veniva pagata regolarmente con il bollettino ma secondo le accuse c’era anche un parte non registrata,  una cresta, che veniva intascata in contanti.

Bezzolato ha anche la delega alla cassaforte del comando ed è dunque l’economo del Medio Verbano. Sarebbe anche per questo motivo che durante la perquisizione è intervenuta la guardia di finanza, delegata a registrare ogni possibile discrepanza tra quando vi è nelle scritture ufficiali e quanto vi era invece in cassaforte. Il periodo delle contestazioni è lungo, sarebbe partito dal 2007, cioè da quando Bezzolato è comandante, e la quantificazione del denaro intascato in contanti con questo meccanismo di circa 9mila euro. Ma quello che stupisce è la permanenza, nel tempo, dei presunti comportamenti illeciti, come se fosse una prassi consolidata.

I carabinieri dalle Pro Loco
E’ proprio per questo motivo che i carabinieri, a logica, ora, passeranno al setaccio le Pro Loco della zona per capire se la dazione in denaro contante per gli straordinari dei vigili, chiamiamola così, era una prassi a cui sono state sottoposte tutte le associazioni locali degli undici comuni del consorzio. Questa circostanza apre scenari clamorosi, perchè se fosse vera questa supposizione evidenzierebbe un malcostume deludente. Già, ma non bisogna pensare che si tratti di grandi cifre, perchè a quanto pare la richiesta era ogni volta di piccole somme in avanzo, una mancetta insomma. Per capire se queste supposizioni siano le stesse degli inquirenti, ieri pomeriggio, abbiamo provato a contattare alcuni numeri di telefono della Pro Loco di Cittiglio. Nessuno tuttavia ha voluto fare dichiarazioni.

Hanno parlato invece di vertici del Consorzio del Medio Verbano

Le accuse di un vigile contro i colleghi
In aggiunta a quanto fin qui riferito e ai possibili sviluppi futuri, dobbiamo ora fare un passo indietro per capire come sia nata questa indagine. A quanto pare, una parte non secondaria l’avrebbe avuta il noto arresto, lo scorso novembre, di Leonardo Giuliani, un vigile del comando finito in manette con l’accusa di violenza sessuale, perché avrebbe chiesto prestazioni a due commercianti per evitare loro delle multe. L’agente, difeso dall’avvocato Marco Lacchin, è stato già rinviato a giudizio ma durante l’interrogatorio di garanzia fece diverse dichiarazioni contro i suoi colleghi. Di certo, parlò anche della vicenda odierna. Ovviamente potrebbe aver parlato mosso da desiderio di rivalsa, ma è proprio per questo che le verifiche sarebbe state minuziose.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 18 Agosto 2015
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