Le lacrime di San Lorenzo negli scatti del Gat
Il Gruppo Astronomico Tradatese in trasferta in val Formazza per immortalare l'evento delle Perseidi insieme al gruppo fotografico di Albizate
Le Perseidi, ovvero le lacrime di San Lorenzo d’Agosto, sono un appuntamento imperdibile per qualunque astrofilo vero e per qualunque serio osservatorio astronomico. Per quest’ anno la notte del massimo, ossia il momento in cui la Terra avrebbe incrociato le particelle rilasciate dalla cometa Swift-Tuttle, era quella tra il 12 e il 13 Agosto.
Il GAT , grazie ad Antonio Paganoni ha organizzato una serata pubblica molto affollata presso il belvedere sul lago di Comerio, cui hanno dato un contributo fondamentale anche gli astrofili del Gruppo M42 di Induno guidati da Antonio Giudici. Una spedizione scientifica in senso vero e proprio è stata invece organizzata nel buio della val Formazza da Paolo Bardelli e Danilo Roncato assieme al gruppo fotografico di Albizzate (rappresentato anche da Paolo Tajè e Pietro Tognella).
Comerio è stata scelta per la splendida visibilità dell’orizzonte Sud, dove, a sinistra dello Scorpione, faceva bella mostra di sé il ‘gettonatissimo’ pianeta Saturno. Tutti hanno potuto osservare, dalle 22 alle 24 una decina di quasi-bolidi diretti verso Sud ed emergenti da sotto l’Orsa Maggiore: c’è il sospetto che si sia trattato di un picco ‘anomalo’ di Perseidi che era stato previsto da Jeremi Vaubaillon, secondo cui la Terra doveva intercettare a quell’ ora un ‘pacchetto’ di detriti rilasciato dalla cometa delle Perseidi (la Swift-Tuttle) nientemeno che nel 1862 .
Questa sensazione (picco ‘anomalo’ di prima sera) è stata acquisita anche in Val Formazza da Danilo Roncato e Paolo Bardelli, che hanno poi proseguito, con osservazioni di Perseidi classiche, fino alle 3,30, quando le nuvole hanno avuto il sopravvento.
Paolo e Danilo si sono portati sulla piana di Riale, a 1745 m di altezza, oltre le cascate del Toce, dove il rifugio Maria Luisa è servito come punto di riferimento per vitto ed alloggio. Gli strumenti (trasportati a mano!), sono stati posizionati presso il lago Castel (uno dei tre grossi laghi della zona). Si trattava di macchine fotografiche dotate di obiettivi grandangolari in parte su cavalletti fissi ( stelle strisciate come nella foto Bardelli-01) e in parte supportate da mini-inseguitore equatoriale (stelle puntiformi anche per pose di qualche minuto). Dato che il cielo era decisamente buio, è stato possibile utilizzare sensibilità piuttosto elevate di 2000- 32000 ISO. Con risultati davvero emozionanti e con un addensamento di ‘stelle cadenti’ a cavallo di mezzanotte (tra il 12 e il 13 Agosto).
Vera star della serata è stato un bolide impressionante che alle 23,26 ha accostato per una trentina di gradi la parte basse della Via Lattea in zona Sagittario: Danilo R. è riuscito a riprenderlo in una singolafoto di 30” con un obiettivo da 14mm a 3200 ISO, dotato di mini-inseguotore.
In genere, però, più stelle cadenti si possono riprendere in pose cumulative, in modo da evidenziare bene la loro direzione di provenienza (il ‘radiante’) che nel caso delle meteore d’Agosto coincide con la costellazione di Perseo. Un esempio spettacolare è stato realizzato da Paolo B. che dalle 1,04 alle 3,40 sul panorama della Via Lattea ha accumulato la ripresa di una ventina di Perseidi + alcune sporadiche, utilizzando un obiettivo da 10 mm (pose di 30” a 2000 ISO) dotato di inseguitore per mantener puntiformi le stelle di campo.
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