Autopsia sul corpo del ragazzo caduto nel vano dell’ascensore
Il sindacato mercoledì incontrerà i vertici aziendali del cementificio, l'Asl effettuerà un sopralluogo per stabilire le cause del malfunzionamento dell'ascensore

Lunedì 31 agosto è stata eseguita l’autopsia sul corpo di Michele Franchini, mentre mercoledì 2 settembre è previsto un sopralluogo al cementificio Holcim di Comabbio dei tecnici dell’Asl per effettuare i rilievi sull’ascensore e stabilire le cause del mancato funzionamento che ha causato la morte del giovane operaio di Stezzano (Bergamo).
Nel frattempo l‘autorità giudiziaria ha iscritto nel registro degli indagati due persone. «In genere in questi casi l’avviso di garanzia nei confronti del direttore dello stabilimento e del responsabile della sicurezza è un atto dovuto, ma il vero problema ora è stabilire perché quell’ascensore non ha funzionato. Gli incidenti sul lavoro non sono mai imprevedibili». Flavio Nossa della Fillea Cgil ha appena terminato l’assemblea con i lavoratori del cementificio di Comabbio, dove è morto Michele Franchini, il 20enne che stava facendo manutenzione all’impianto per conto di una ditta esterna. «Mercoledì incontreremo l’azienda per capire meglio alcuni aspetti della vicenda – conclude Nossa -. La morte sul lavoro di un ragazzo di vent’anni ci deve interrogare tutti».
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