Il sindaco Guenzani si ricandida? Ancora due settimane per la risposta

Il sindaco di Gallarate, Edoardo Guenzani, si ricandiderà alla guida della città? Pare di sì. È una ipotesi probabile, naturale (spesso il primo cittadino di un Comune cerca un secondo mandato), ormai sul tavolo da mesi. «Deciderò dopo l’estate» è andato ripetendo Guenzani, di fronte anche a qualche garbata pressione arrivata dalle altre forze di maggioranza. Soprattutto del Pd, che – qualunque sia la scelta – vorrebbe avere un margine di manovra per preparare il terreno per il 2016.

«Io ho promesso che entro l’estate prendo una decisione – dice oggi il sindaco – e la comunico. Posso dire che l’estate finisce all’equinozio d’autunno». E se anche il giorno vero e proprio cambia d’anno in anno per ragioni astronomiche (per la cronaca: quest’anno 23 settembre, 8.20 del mattino), il giorno canonico è il 21 settembre. Dunque: ancora due settimane per decidere, sembra ribadire il sindaco. «Ho una serie di elementi da valutare, aspetto di vedere come maturano», si trincera il sindaco, quasi rispondendo alle voci diffuse questa settimana di una decisione definitiva (ricandidarsi) già comunicata ai suoi.

Già, i suoi: uno degli elementi da valutare sarebbe la forza e la capacità di mobilitarsi della lista civica Città Viva. Nel 2011 era stata uno dei veri motori della vittoria, capace di raccogliere gran consenso centrista e civico, con percentuali tali da avere vere e proprie roccaforti. A distanza di quattro anni, quel modello capace di intercettare una domanda d’impegno civico al di fuori dei partiti è ancora valido? La civica ha uomini e donne da spendere attivamente nella campagna elettorale 2016? Anche questo sarebbe uno degli elementi. Tra le fila di Città e Vita c’è la certezza di un impegno per il 2016, qualunque sia la decisione del sindaco: «Molte persone sono interessate, al di là di chi in questi anni ha mantenuto l’impegno» conferma Giovanna Quadrelli, capogruppo della civica in consiglio comunale. «C’è la voglia di dare ancora una testimonianza dell’essere cittadini, non per forza d’oratorio» dice Quadrelli, sintetizzando l’ambizione di rappresentare anime diverse della città, senza chiudersi nella dimensione del mondo cattolico

In ogni caso: la scadenza della seconda metà di settembre sarebbe quella definitiva. Anche nel Partito Democratico si chiede a Guenzani una parola definitiva, pur tenendo conto che il contesto generale è ancora molto incerto (per esempio, sugli equilibri tra Forza Italia e Lega, ma anche sulle tante ipotetiche liste civiche). Non a caso, nel frattempo, il Pd ha rotto gli indugi e settimana scorsa ha dato il via al suo tour nelle piazze (vedi qui): obbiettivo, rivendicare il lavoro svolto in quattro anni e iniziare a dare una prospettiva da proporre per i prossimi cinque anni.