“Semaforo giallo” per la firma di Kitchen con la Openjobmetis

La guardia americana si è allenata agli ordini di Moretti ma non sarà tesserata per la partita di domenica. La società lo terrà in gruppo per qualche giorno per valutarlo meglio

basket derwin kitchen

Se avete letto il nostro precedente articolo (CLICCA QUI) sul possibile tesseramento di Derwin Kitchen da parte della Pallacanestro Varese, ricorderete le diverse possibilità che si prospettavano per la società biancorossa dopo il primo giorno trascorso in città dalla guardia originaria della Florida.

Per comodità avevamo usato la metafora del semaforo: verde in caso di via libera immediato all’accordo, giallo per un rinvio sulla decisione, rosso per un addio rapido e relativamente indolore da ambo le parti. Il giocatore si è allenato giovedì pomeriggio con la squadra di Moretti – circa due ore e mezzo di lavoro – e in serata un ristrettissimo gruppo di persone ha deciso la sua sorte.

Ebbene, il semaforo per Kitchen si è acceso sulla luce gialla: in sostanza la società – sentiti i pareri dello staff medico e di quello tecnico – ha scelto di non tesserare l’americano entro le 11 di venerdì, rinunciando quindi a schierarlo domenica contro la Consultinvest Pesaro. Ma non è una bocciatura: la guardia infatti lavorerà con il gruppo per alcuni giorni (pare fino a giovedì) e quindi, se sarà valutato in modo positivo, verrà inserito in rosa per la quarta giornata di campionato.

Francamente, visto in maglietta e scarpe da gioco nella prima sgambata al PalaWhirlpool, Kitchen era ingiudicabile: il 29enne ha guidato tra Miami (dove ha ritirato il visto al consolato italiano) e la sua città, Jacksonville, da dove ha preso un volo interno di circa tre ore per New York. Dalla Grande Mela altre ore di aereo verso Malpensa e da lì agli studi medici di Varese prima di andare al palazzetto, dove tra gli altri c’era il suo agente italiano, Luigi Bergamaschi. Un tour de force notevole, senza dormire e con il jet leg, a causa del quale Kitchen non ha potuto mostrare granché. Ora starà a lui, dopo un giusto riposo, mostrare le sue qualità e riprendere confidenza con il basket giocato: al di là delle doti tecniche l’americano ha bisogno di giocare qualche partita per tornare ad avere il ritmo giusto, vedremo se lo farà con la maglia della Openjobmetis.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 16 Ottobre 2015
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