“Chiediamo la Pace, non la guerra”
L'Anpi cittadina condanna i fatti di Parigi, chiede di non cedere a contrapposizioni tra comunità religiose e civili, auspica un accordo internazionale

Riceviamo dall’Anpi Gallarate e pubblichiamo
(nella foto: un momento della commemorazione delle vittime di Parigi, domenica mattina, a cui ha partecipato anche l’Anpi)
Il Direttivo della sezione Anpi Gallarate, già convocato in data odierna per discutere di varie questioni, sorpreso successivamente dai gravissimi fatti di sangue accaduti a Parigi, ha ritenuto emettere il Comunicato stampa di cui in oggetto e che riproduciamo qui di seguito in chiaro:
COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO DIRETTIVO SEZ. ANPI GALLARATE
Il Comitato Direttivo dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – sez. di Gallarate – condanna fermamente e senza appello i gravissimi fatti di sangue che ancora una volta, a distanza di dieci mesi, hanno colpito la Francia ed il suo cuore pulsante, Parigi, e con esse l’Europa intera: partecipa dei lutti e porge il proprio cordoglio ai parenti delle vittime innocenti ed alla Francia intera.
In questi attacchi, oggi rivolti con cecità e ferocia inaudite e indiscriminate nei confronti di chiunque, vi è la chiara volontà di provocare reazioni oltre misura che, purtroppo, non mancheranno di verificarsi se non prevarrà la saggezza e la ponderazione che dovrebbero caratterizzare qualsiasi Stato civile e democratico, pur nella tremenda tragedia subita.
L’Anpi, come già nell’episodio di Charlie Hebdo, non si aggrega a chi chiede come soluzione la guerra, che sarebbe distruttiva in modo apocalittico, generando reazioni a catena difficilmente controllabili: e respinge con decisione le chimere della contrapposizione religiosa e la condanna dell’Islam intero, come da certa stampa viene trasmesso.
Chiede invece, come fa da tempo, la cessazione di qualsiasi ostilità da parte di tutti gli attori nei vari scenari/teatri di guerra, e l’apertura di tavoli internazionali ove ricercare di comune accordo l’unica ragione in grado di sconfiggere e fermare la folle escalation verso l’abisso: la PACE, declinata in diversi modi ed accezioni.
PACE che non può intendersi a senso unico, dove la forza bruta prevalga sui più deboli;
PACE che ha bisogno di ascolto da parte di tutti verso tutti per essere praticabile;
PACE che preveda collaborazione e cooperazione internazionali per essere credibile ed appetibile;
PACE che è il bisogno primario dell’intera umanità, senza nessuna esclusione ideologica;
PACE che respinga sempre e comunque i germi nefasti del fascismo e nazismo, generatori di odio e violenza;
PACE che respinga qualsiasi autoritarismo da qualsiasi parte provenga.
E come per il precedente comunicato dello scorso gennaio in occasione dei fatti relativi all’attacco a Charlie Hebdo, ribadiamo che non vi è solo Parigi, come dimostra l’abbattimento dell’aereo russo avvenuto pochi giorni orsono e le stragi che avvengono negli stessi Paesi islamici: a conferma che l’attività di certo estremismo di frange che fanno riferimento all’Islam è problema che riguarda tutti.
L’Anpi auspica inoltre che il mondo islamico che vive insieme a noi, nelle nostre società, continui a gridare il suo dissenso e la sua opposizione convinta di fronte a tutto questo, e se ne dissoci fermamente senza alcuna remora.
Rifiutiamo decisamente l’assioma secondo il quale saremmo già in guerra: alle comprensibili emozioni del momento bisogna far prevalere la ragione, e troppo spesso si pronuncia la parola guerra con incredibile leggerezza.
L’invito è particolarmente rivolto agli organi di stampa, cartacei e/o digitali, a non fomentare pulsioni che alimenterebbero ulteriori incomprensioni destinate a peggiorare il già compromesso clima internazionale.
Il Direttivo di Sezione
ANPI Gallarate
Domenica 15 Novembre 2015
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