Le ex volontarie di Mondo Baffo spiegano le loro ragioni
La replica, punto per punto, delle ex volontarie. "In quel gattile troppe violazioni"
Non cennano a placarsi le polemiche intorno al gattile di Cassano Magnago e alla decisione dell’amministrazione comunale di rescindere la convenzione con l’attuale gestore, Mondo Baffo. Dopo la denuncia dell’attuale presidente di Mondo Baffo Marina Colombo e di altri volontari, dopo l’intervento del sindaco Nicola Poliseno, ora a dire la propria è il gruppo di ex volontarie («alcune presenti fin dalla nascita del gattile») uscite dall’esperienza di Mondo Baffo.
«Siamo consapevoli del fatto che le dichiarazioni della Signora Colombo possano far pensare ad una sciocca e sterile diatriba tra volontari ed ex volontari» premette il gruppo. «Siamo state accusate di essere ispirate da sentimenti di “livore e ritorsione” nei suoi confronti , di essere “false e cattive”, di non avere “nessun senso di amore e bene per queste bestiole” ma possiamo assicurare che le nostre intenzioni e preoccupazioni sono sempre state prima di ogni altra cosa rivolte alla salute e al benessere dei gatti ospitati nella struttura e con tale spirito abbiamo sempre agito. Ne è la prova il fatto che nessuna di noi, almeno fino ad oggi, ha mai risposto né dato seguito ai numerosi attacchi e gravissime affermazioni a noi rivolti, di cui la Signora Colombo si assume la piena responsabilità e a questo punto ne risponderà nelle sedi opportune. Siamo state accusate di rubare sistematicamente il cibo dei gatti presente nel magazzino (il quale poi è stato chiuso con lucchetti e reso inaccessibile a tutti i volontari) e di appropriarci indebitamente perfino della sabbia destinata alle lettiere. In realtà – continuano le ex volontarie nella loro presa di posizione – eravamo proprio noi ad acquistare settimanalmente cibo da somministrare ai gatti durante i nostri turni per sopperire alla costante mancanza di alimenti idonei e soprattutto per limitare le assurde restrizioni “dietetiche” imposte ai gatti dalla Signora Colombo, senza che le stesse fossero avallate da alcuna consulenza veterinaria».
Altro punto di scontro, quello evocato da Marina Colombo riguardo alle pagine social network dell’associazione (terreno di scontro frequente in momenti di rottura all’interno delle asssociazioni. «Ci è stato rimproverato di aver sottratto le password della pagina Facebook quando invece è oggettivamente accaduto l’esatto contrario: la pagina “Amici di Achille”- affiliata alla pagina ufficiale del gattile – è stata fortemente voluta e creata da noi, da noi gestita con lo scopo preciso di dare maggiore visibilità ai gatti presenti in struttura per favorirne il più possibile le adozioni. La pagina è rimasta attiva fino a quando abbiamo deciso di lasciare il nostro lavoro di volontariato. Le relative password di accesso – ovviamente conosciute e in possesso della Presidente dell’Associazione Mondobaffo – sono state modificate a nostra insaputa nonostante avessimo manifestato l’intenzione di proseguire comunque la collaborazione almeno per quanto riguardava il supporto nelle adozioni dei mici».
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