Spinoza vs Lercio, dopo il successo di Milano arrivano a Varese

Arriverà a Varese giovedì, nell’ambito di GlocalNews, ma sono passati prima da Zelig, lo storico locale di Milano, ieri sera, lunedì 16 novembre 2015.

Spinoza.it e Lercio.it, i due siti di satira più condivisi dei social, fonti di fatto di una “informazione alternativa” a volte inventata ma non troppo, perchè comunque strettamente legata all’attualità, si sono confrontati per una volta dal vivo, al di là della loro realtà, davanti a un pubblico che ha riempito ogni fessura del locale di viale Monza.

Con risultati esilaranti e senza tabù: il primo da affrontare, ieri sera, erano per esempio i fatti di Parigi. Per nulla dimenticati, anzi ancora insinuati nelle nostre paure più recondite, freschi di un lutto che ha coinvolto tutta l’Europa. «Abbiamo pensato a lungo come comportarci, ci siamo persino domandati se aveva senso ancora questa serata – esordisce il rappresentante di Spinoza.it, Stefano Andreoli, che di Spinoza è anche uno dei fondatori – Ma alla fine ci siamo detti “Non deve vincere la paura, dobbiamo tornare alla normalità”. Così abbiamo deciso di essere qui lo stesso, e non parleremo di quest’argomento tranne… » E giù minuti e minuti di battute – riflessioni – evasioni su quell’argomento. Un momento catartico, in stile Spinoza, seguito da una raffica di battute “forse vere, forse false” di Lercio.

E poi veri libri e veri titoli di giornale improbabili  e poesie sorprendenti e racconti che non vorremo mai aver ascoltato,  proposti da Andreoli. E alla fine pure un quiz, di quelli che ormai poniamo a noi stessi ogni giorno, davanti a titoli super trash: “E’ Lercio o non è Lercio?”. Stavolta, però, la risposta la si dà in coro, dalla sala.

A tenere le fila di tutto – ma anche un po’ a fare da parafulmine  – Sarah Jane Ranieri, deejay di Radio Deejay, in vestito “rosso Lercio” e pronta a rimbalzare gli sberleffi di Andreoli. L’ha fatto, con la spigliatezza di chi “conosce i suoi polli”, a Milano e replicherà a Varese giovedì. In uno spettacolo che merita soprattutto per gli appassionati di queste bizzare, ma per niente banali, realtà della Rete.

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