Cinzia Berutti: “Come si applicherà la norma anti burqa?”
La consigliera PD pone molti dubbi sulla proposta di Lega Nord e Forza Italia e attacca: "Trovino altri temi per la campagna elettorale"

Si pone molte domande Cinzia Berutti sulla norma anti burqa che giovedì scorso ha infuocato l’ultima seduta del consiglio comunale. Il testo proposto da Lega Nord e Forza Italia punta a “portare in ambiti video sorvegliati e nelle strutture comunali indumenti o manufatti tali da rendere difficoltoso il riconoscimento” ma prevede eccezioni nel caso in cui “l’uso sia giustificato dall’osservanza di prescrizioni di sicurezza, dall’esigenza di celare gravi deturpazioni, da motivazioni sanitarie o meteorologiche ovvero dalla partecipazione quale componente di esibizioni carnascialesche”.
La prima domanda che si pone la consigliera PD è dunque “se l’area non è videosorvegliata? Si potranno indossare manufatti che rendano difficoltoso il riconoscimento della persona?”. E ancora “Con quale criterio verranno valutate come giustificazioni esimenti le gravi deturpazioni e le condizioni meteorologiche che dovrebbero consentire di indossare indumenti o manufatti tali da rendere difficoltoso il riconoscimento di una persona”.
Difficoltà che probabilmente ha riscontrato anche il Comandante della Polizia Locale, Claudio Vegetti, nell’elaborare il suo parere. “E’ stato predisposto un elenco o catalogo da fornire alla Polizia Locale dove si spiega a quale temperatura è lecito indossare il passamontagna -si chiede Berutti- o un book fotografico che misuri la “deturpazione” acciocché questa vada celata?”.
Dubbi che portano Berutti a ricordare come “il Testo Unico della Pubblica Sicurezza già disciplina perfettamente le ragioni che rendono opportuno evitare la circolazione di persone difficilmente riconoscibili” e che per questo “le forze di Polizia, così come la nostra Polizia Locale, sanno bene come agire”. Passerà un mese prima che il testo torni in consiglio e proprio per questo Berutti propone “qualche altro tema sul quale “imbastire” la prossima campagna elettorale: consumo del suolo, housing sociale, mobilità sostenibile, politiche culturali e giovanili o più semplicemente la raccolta delle foglie secche in Via Togliatti, come in altre vie della Città, ove pare proprio che si stia aspettando la pioggia per intasare definitivamente i tombini. Quali risposte intendono dare ai cittadini di Busto?”
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