Trenord, un nuovo sciopero per l’8 e 9 dicembre
Un nuovo sciopero in arrivo per il ponte dell'8 dicembre sulle linee gestite da Trenord. Nel giro di un mese saranno così 5 le giornate di agitazione dei lavoratori

Il ponte dell’Immacolata rischia di essere rovinato da un nuovo sciopero ferroviario. I lavoratori di Trenord torneranno ad incrociare le braccia, questa volta tra le 21 di martedì 8 dicembre e le 21 di mercoledì 9.
La giornata di mobilitazione, la terza da quando il 31 ottobre si è concluso Expo e la raffica di precettazioni dei lavoratori (che per 6 mesi ha garantito viaggi regolari, ndr), è stata indetta da Cgil, Uil e Orsa e riguarda la lotta tra lavoratori e azienda su diverse vertenze contrattuali. E con questo nuovo sciopero si preannunciano disagi sia per le persone che nel ponte dell’Immacolata decideranno di muoversi e sia per quei lavoratori che il 9 dicembre saranno al lavoro. Colpito sarà anche l’Artigiano in Fiera, la grande rassegna che dal 5 al 13 dicembre richiamerà migliaia di persone nel polo fieristico di Rho.
Quello del 2015 è un autunno che si sta rivelando davvero difficile per i pendolari, dopo i sei mesi di sacrifici dovuti ad Expo. Il primo sciopero di novembre è stato venerdì 6 novembre a cui ne ha fatto seguito un altro il 26 e 27, giovedì e venerdì. Con quello in arrivo, dunque, nel giro di un mese saranno state 5 le giornate di scioperi che hanno colpito i viaggiatori lombardi. A questi vanno poi aggiunti i numerosi disagi che, tra guasti e problemi vari, nel corso delle ultime settimane stanno colpendo i viaggiatori. L’ultima non più tardi di ieri -30 novembre- quando un guasto a Milano Certosa ha messo in ginocchio decine di linee mentre in pochi dimenticheranno l’evacuazione di due treni, a piedi attraverso un galleria, che per ore la mattina del 17 novembre ha bloccato i treni da e per Milano Cadorna.
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La gente è stanca di queste vostre manifestazioni sindacalistiche. Fate come i lavoratori seri in altri paesi (vedi Francia).
Un lunedì mattina bloccate interamente il servizio, senza fase di garanzia senza niente. Fate un blocco del genere fino a che le vostre richieste non verranno prese in considerazione.
Questo è mettersi la faccia e rischiare sia civilmente che penalmente per i propri diritti (sempre che ci sia qualcosa di valido per cui rischiare, dubbio che sta venendo a molte persone). Se non siete d’accordo su questo modus-operandi allora vuol dire che questi continui scioperi singhiozzanti sono frutto di gruppetti vari che non riescono nemmeno tra di loro e che sfociano la lotta sindacale e politica verso l’ultimo anello della catena, quello che vi paga i biglietti: il pendolare.