Laghi e fiumi in deficit di acqua
L'allarme è stato lanciato dalla Coldiretti che ha calcolato i livelli sempre più bassi dei bacini lombardi
Allarme idrico. A lanciarlo è la Coldiretti che ha diramato i dati della portata di laghi e fiumi lombardi. Il calo costante di acqua è proseguito in modo preoccupante anche nell’ultimo scorso di 2015.
Al Ponte della Becca a Pavia il Po è ancora in discesa con meno 3 metri sotto lo zero idrometrico confermando una tendenza iniziata già a dicembre 2015 e che si aggiunge al -60% di pioggia registrato nell’ultimo bimestre dello scorso anno, il più secco del 2015 con una media di appena 15 millimetri di precipitazioni contro i 39 millimetri medi dell’ultimo semestre.
Il 2016 registra diminuzioni diffuse: il lago di Como registra -36,5 centimetri contro -28,5 di Natale e un afflusso di 44,6 metri cubi al secondo contro i 68,4 della media storia. Il lago Maggiore ha uno scarto negativo di oltre 96 centimetri rispetto alla media storica e un afflusso di 102 metri cubi rispetto agli oltre 130 di media. Il Garda è a 59,5 centimetri di livello contro i 61,4 di Natale, mentre l’afflusso è di 11 metri cubi scarsi contro i quasi 54 di media e infine l’Iseo è a 26,2 centimetri contro i 38 di Natale, mentre l’afflusso al lago è in deficit di 15 metri cubi al secondo rispetto ai valori medi.
La Coldiretti Lombardia si augura che le precipitazioni attese siano sufficienti a invertire il trend negativo: « Il problema – commenta Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – sarà vedere quando e quanto i bacini alpini riusciranno a caricare acqua per la prossima stagione irrigua sia sul fronte nord ovest del bacino del Ticino fra Varese, Milano, Lodi e Pavia, sia su quello nord est fra Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova. Una pianificazione strategica sull’uso delle acque sarà fondamentale per affrontare i mesi che verranno».
Sull’emergenza idrica si è espressa anche l’Assessore regionale Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo Viviana Beccalossi: «Teniamo costantemente monitorata la situazione meteo e qualora non dovessero verificarsi cambiamenti importanti e rassicuranti, già nei prossimi giorni provvederemo a convocare un tavolo di emergenza per pianificare la gestione dell’acqua relativamente alla problematica dell’irrigazione delle aree agricole».
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