Dalla Regione al Senato la mobilitazione per i frontalieri
Dalla Giunta regionale ai banchi del Senato con Stefano Candiani. Dopo il "frontaday" continua il pressing per le ragioni dei frontalieri dopo l'accordo fiscale Italia-Svizzera
Per i frontalieri un intervento a diversi livelli che va dalla Regione alle aule del Parlamento. In seguito alle proteste levatesi dai lavoratori transfrontalieri la Giunta Regionale ha scritto ai ministri interessati per sostenere le ragioni dei lavoratori, penalizzati dall’accordo bilaterale sul fisco.
“L’attenzione di Regione Lombardia per quanto riguarda le problematiche dei frontalieri e’ al massimo livello e stiamo incalzando il Governo per dare delle risposte concrete”. Lo dichiara l’assessore regionale al Post Expo e Città Metropolitana Francesca Brianza.
“Quello dei frontalieri – sottolinea l’assessore Brianza – e’ un tema molto sentito da Regione Lombardia, perche’ riguarda la vita di oltre 60.000 cittadini, che, ogni giorno, si recano in Svizzera per lavorare”.
Anche l’assessore Brianza, insieme a molti politici di rappresentanza trasversale, nella giornata di sabato 30 gennaio è intervenuta al ‘FrontaDay’, manifestazione organizzata da’’Frontalieri Ticino’, che, tramite Facebook, è riuscita a mobilitare oltre 400 frontalieri preoccupati per il loro futuro.
Anche il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni ha scritto personalmente al ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan e al ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Paolo Gentiloni. Lo scopo è quello d chiedere chiedere che, alla luce dei negoziati bilaterali che hanno condotto, il 22 dicembre 2015, alla condivisione di un nuovo accordo fiscale tra Italia e Svizzera, il Governo italiano si impegni a tenere conto delle legittime istanze dei territori di frontiera e dei suoi lavoratori, prevedendo adeguate garanzie sulla futura ridistribuzione dei ristorni ai Comuni di Frontiera ed escludendo aumenti della pressione fiscale.
Da Roma fa sponda alle richieste dei frontalieri anche il senatore Stefano Candiani portando le istanze dei frontalieri: «I nuovi accordi che vengono chiusi in questi giorni fra Italia e Svizzera porteranno nel tempo i frontalieri a non avere più quei benefici fiscali che oggi compensano . il rischio reale è che a fronte del rientro dei capitali il conto da pagare per questi cittadini sia un prezzo salatissimo, stagnazione economica e perdita di posti di lavoro. Questi territori hanno difficoltà economiche da sempre e gli stessi lavoratori transfrontalieri riescono parzialmente a compensare grazie anche ai ristorni che ritornano ai Comuni. E’ una situazione grave che non può essere liquidata superficialmente».
FRONTALIERI : necessaria azione per rivedere gli accordi con l…in Aula Senato sul problema dei FRONTALIERI, annunciando una azione per chiedere al governo di rivedere gli accordi con la Svizzera : “I nuovi accordi che vengono chiusi in questi giorni fra Italia e Svizzera porteranno nel tempo i frontalieri a non avere più quei benefici fiscali che oggi compensano . il rischio reale è che a fronte del rientro dei capitali il conto da pagare per questi cittadini sia un prezzo salatissimo, stagnazione economica e perdita di posti di lavoro. Questi territori hanno difficoltà economiche da sempre e gli stessi lavoratori transfrontalieri riescono parzialmente a compensare grazie anche ai ristorni che ritornano ai Comuni. E’ una situazione grave che non può essere liquidata superficialmente”
Pubblicato da Stefano Candiani – Lega Nord su Martedì 2 febbraio 2016
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