Il “guardiano” della Valbossa? Il vicino di casa
Per contrastare furti e truffatori, i comuni si danno da fare, chi con le videocamere di sorveglianza, chi con il controllo tra vicini di casa

Piccoli ma agguerriti. Se ci fosse da prendere ad esempio un comune che sa come tutelare i suoi cittadini questo potrebbe essere Cazzago Brabbia. Come si arginano furti e truffe? Con la collaborazione tra vicini di casa ma non chiamatelo “controllo del vicinato”, è un accordo meno strutturato ma altrettanto efficace.
Come funziona? Lo spiega il sindaco Emilio Magni: “Più che i furti, che comunque negli ultimi tempi sono aumentati, ci interessava mettere un freno ai truffatori che girano per le case vendendo contratti a volte farlocchi e prendono di mira gli anziani.
Qualche giorno fa il nostro vigile di quartiere è riuscito a fermare uno di questi presunti addetti alle vendite che aveva già fatto firmare un contratto ad una signora del paese: siamo riusciti ad annullarlo all’istante e gli abbiamo comminato una multa che ho tutta l’intenzione di incassare”.
Il tam tam tra i cittadini che avvertiva i vicini di quanto accade in paese, ha fatto partire questo progetto.
“Abbiamo diviso Cazzago Brabbia in sei zone, ogni zona ha un referente. Ai carabinieri abbiamo dato il numero di telefono di ogni referente che chiamerà nel caso dovesse succedere qualcosa.
Con un’assemblea a fine mese spiegheremo a tutti come funziona il servizio”. In questo modo anche per i carabinieri sarà più semplice monitorare la situazione: le chiamate saranno poche e soprattutto da persone di cui hanno già i contatti.
Ma com’è la situazione sicurezza nei comuni della Valbossa? Il paese preso maggiormente di mira dai ladri in questi ultimi tempi pare essere Buguggiate, ma nessuno se la sente di parlare di “allarme criminalità”.
Tuttavia ognuno si sta attivando coi propri mezzi per tutelare i cittadini, come confermano i sindaci. Casale Litta ha fatto partire il progetto “Controllo del vicinato” e Azzate, Buguggiate, Bodio Lomnago, Daverio e Galliate Lombardo stanno aspettando l’esito di un bando regionale cui hanno partecipato che consentirà loro di collocare videocamere di sorveglianza.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati che sta dando la gestione associata della polizia locale: i nostri cinque comuni hanno ora 8 vigili a disposizione che controllano il territorio -spiega il sindaco di Bodio Eleonora Paolelli-. Vero che la zona è ampia ma oggi possiamo contare su un pattugliamento più capillare ad ore diverse della giornata e non solo, siamo in grado anche di pensare a progetti di informazione più che di repressione. Lo abbiamo fatto quest’estate ad esempio: ad una festa della birra sul lago abbiamo mandato i vigili non allo scopo di fare controlli a tappeto e dare multe ma per verificare il tasso alcolemico di alcuni ragazzi e spiegare loro cosa fare, abbiamo detto che forse non era il caso di rimettersi in macchina. Insomma, non il solito vigile urbano che bacchetta e multa…”
Le videocamere, se il bando regionale andrà a buon fine, arriveranno presto e saranno collocate in vari punti strategici dei cinque paesi: saranno in grado di leggere le targhe delle auto in transito e così sarà semplice risalire al proprietario del mezzo.
Il resto lo farà il buon rapporto tra i cittadini: “Il momento più critico per noi è l’estate – dice ancora il sindaco di Bodio – quando le case sono più esposte ai furti, ma teniamo alta la guardia. E per ora la collaborazione tra la gente del paese sta dando ottimi frutti”
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