Lite in casa a colpi di ombrello, due denunce
Pomeriggio in famiglia movimentato: due cognati sono stati denunciati. E come se non bastasse è finita nei guai anche la cognata (per altri motivi)
Nella giornata di ieri 17 febbraio gli agenti della Volante della Questura di Varese hanno denunciato due uomini, l’uno per lesioni aggravate e l’altro per minacce aggravate e porto abusivo di arma da taglio, e segnalato una donna per uso personale di sostanze stupefacenti.
Nel pomeriggio, gli agenti della Volante sono intervenuti in via Cortina d’Ampezzo (zona viale Belforte), a seguito di richiesta di ausilio effettuata alla Sala Operativa da parte di tre persone (B.T. un cittadino italiano quarantaquattrenne con precedenti di polizia, B.H. la fidanzata trentasettenne di origini marocchine, pregiudicata, e B.Y. il fratello di quest’ultima, trentaduenne) allo scopo di permettere il ritiro ai due cittadini stranieri dei propri effetti personali all’interno dell’abitazione di A.T. trentaseienne di origini libiche, il cognato. La richiesta dell’intervento è stata motivata da precedenti episodi di violenza e minacce di morte verificatisi in casi analoghi, accadute qualche giorno prima all’interno del gruppo familiare.
Giunta nei pressi della via segnalata , la Volante ha trovato l’italiano, B.T, che perdeva sangue da una ferita alla fronte e ha pertanto allertato il personale sanitario del 118. L’uomo ha riferito di essere stato aggredito fisicamente da A.T. con un ombrello. Il 36enne libico A.T. ha detto di aver reagito con forza dopo esser stato minacciato con un coltello da B.T.
Gli agenti hanno sequestrato l’ombrello, spontaneamente consegnato da A.T., che era piegato nella parte del manico: è stata considerata una prova dell’aggressione ai danni di B.T. L’uomo italiano si è fatto trovare in possesso di un coltellino con manico in legno e doppia lama occultato all’interno della tasca destra dei pantaloni: A.T è stato pertanto indagato a piede libero lesioni personali aggravate; B.T. è stato indagato per minacce aggravate e porto abusivo d’arma od oggetti atti ad offendere.
Tutto finito? No, perchè nel frattempo è arrivata in auto la fidanzata di B.T., la 37enne marocchina: perquisita, ha consegnato spontaneamente uno “spinello” , prontamente sequestrato. La donna è stata segnalata ai sensi dell’art.75 D.P.R. 309/90 e contestualmente le è stata ritirata la patente di guida.
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