Destini diversi sotto il cielo di Lombardia
Sul palco del Nuovo per la rassegna Gocce è andato in scena “Potevo essere io” di Renata Ciavarino e con Arianna Scommegna

“Potevo essere io”, lo spettacolo andato in scena ieri sera al Cinema Teatro Nuovo di Varese, di Renata Ciavarino e con Arianna Scommegna (foto), per la rassegna Gocce, si presenta molto articolato sulla scena. Dove, tra un palco diviso in tre zone, e tra giochi di luci e di riflettori, compare anche una luce stroboscopica.
La scelta della multimedialità, rende onore ad un utilizzo poliedrico della comunicazione col pubblico. Grazie al quale il messaggio dello spettacolo giunge efficacemente allo spettatore, che viene coinvolto, di tanto in tanto, anche con cortometraggi proiettati sulla parete di legno posta al centro della scena: un’immagine mai completamente ferma, da dilettante, o esistenzialmente malferma. Oppure, tramite canzoni cantate dalla stessa Scommegna, che ruota abilmente su vari personaggi, caratterizzandoli nei loro tratti essenziali. Arianna si rivela un’attrice completa. Brava, coinvolgente, e con una voce molto intonata.
Il passaggio del racconto è dalla commedia al drammatico, dall’ilare al malinconico. Presentando tratti di persone dalle esistenze semplici, quelle persone che hanno popolato le periferie milanesi e non, negli anni Ottanta. E che a volte provocano una risata, altre volte, sono dense di drammaticità. Da quelle più fortunate, a quelle che lo sono state meno, perché segnate da un destino a loro precedente.
Uno spettacolo che mette l’accento su come la diversità tra i destini di noi esseri umani, spesso è conseguenza di contingenze da noi a volte non volute, o fortuite.
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