“Fermate le alghe che soffocano il lago”
I sindaci di Bodio Lomnago e di Cazzago Brabbia chiedono lo sfalcio delle alghe e delle piante infestanti. La Provincia assicura che sarà indetta una gara d'appalto ed entro luglio si interverrà

Il nannufero, la ludwigia, la castagna di lago, i fiori di loto: sono tutte piante acquatiche che popolano il lago di Varese. Anzi sarebbe meglio dire che si “sono impossessate” del lago di Varese. Belle, ma da decorative si sono trasformate in infestanti. Insieme alle alghe vivono e si moltiplicano sulle rive del lago creando problemi di vario genere, non ultimo quello della navigazione e di attracco alle imbarcazioni.
La questione torna d’attualità ora più che mai dato che sabato 21 maggio il nuova battello Stradivari farà il suo giro d’inaugurazione: dovrebbe attraccare, tra l’altro, anche al pontile di Cazzago Brabbia, che sarà inaugurato in quell’occasione. Insomma, quella di sabato dovrebbe essere la prima tappa di un nuovo percorso che mira ad incrementare il turismo sul lago.
Lo Stradivari, che potrà portare una cinquantina di passeggeri, collegherà i vari punti del lago con l’Isolino Virginia: un giro davvero molto bello e suggestivo.
Resta l’incognita delle alghe, come conferma il sindaco di Cazzago Brabbia Emilio Magni: ” Non dovrebbero esserci grossi problemi: è stata fatta una prova nei giorni scorsi ed il battello è riuscito ad attraccare. Certo, la questione dello sfalcio delle alghe va affrontato in fretta e con serietà”.
Della stessa opinione il sindaco di Bodio Lomnago Eleonora Paolelli, che della salvaguardia del lago ha fatto da sempre un suo cavallo di battaglia: “Non mi importa nulla degli slogan da campagna elettorale: non accetto che si dica che l’obiettivo è quello di far tornare il lago balneabile quando poi non ci si preoccupa nemmeno dei problemi più immediati, come lo sfalcio delle alghe. Queste piante soffocano il lago, non è solo un problema di navigazione, eppure è considerato un problema secondario.
Siamo a maggio, bisognava intervenire prima che facesse caldo: siamo già parecchio in ritardo. Ma gli enti che dovrebbero occuparsene non si parlano, ci sono problemi di risorse e la Provincia tarda a muoversi.
Eppure la soluzione ci sarebbe – dice ancora il sindaco di Bodio – Esiste da qualche mese l’Associazione dei Comuni Rivieraschi nata proprio con lo scopo di tutelare il nostro specchio d’acqua e fare una sorta di coordinamento tra i comuni che hanno uno sbocco su lago. Ma niente: noi lavoriamo bene, in sintonia ma all’esterno fatichiamo a farci ascoltare.
Auspichiamo che entrino a far parte dell’associazione dei Comuni Rivieraschi altri paesi che fanno parte del bacino idrografico dei laghi di Varese e Comabbio, per dare maggior peso alle nostre richieste in ambito regionale, nazionale ed europeo”.
La Provincia, dal canto suo, assicura che si è mossa, con un po’ di ritardo ma si è mossa: “Abbiamo avuto problemi di risorse economiche – spiega il consigliere Alberto Tognola – ma ora le abbiamo reperite. Dobbiamo indire una gara d’appalto e individuare la ditta che dovrà occuparsi dello sfalcio delle alghe. Per luglio dovremmo riuscirci. Non è un momento semplice, facciamo quel che possiamo, coi tempi che i problemi economici ci impongono. Speriamo in futuro si riesca a fare un progetto più strutturato”.
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