Resta in carcere l’assassino di Debora
Confermata la custodia cautelare per Arturo Saraceno, il 33enne originario di Potenza che ha ucciso a coltellate la sua compagna, Debora Fuso di 23 anni
Arturo Saraceno resta in carcere. Il 33enne della provincia di Potenza reo confesso che martedì scorso ha ucciso con 15 coltellate la sua compagna, Debora Fuso, 23enne di Lonate Pozzolo, nell’androne di un palazzo di Magnago è stato interrogato questa mattina dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Busto Arsizio Patrizia Nobili che ne ha confermato la misura cautelare.
L‘interrogatorio è stato abbastanza rapido anche a causa delle condizioni del giovane, apparso ancora poco lucido anche a causa del fatto che nei giorni scorsi è rimasto sotto sedativi, sorvegliato 24 ore su 24 per il timore che potesse tentare il suicidio.
Il suo legale, Daniele Galati, ha raccontato che il suo assistito ha risposto a monosillabi alle domande del giudice e che è apparso ancora in stato confusionale. Il difensore avrebbe chiesto e ottenuto la possibilità di una visita da parte dei familiari più stretti proprio con l’obiettivo di svegliarlo dal torpore in cui versa dal momento in cui è stato arrestato.
«Saraceno è in uno stato di estraniazione totale, bisogna capire se questa situazione sia precedente al momento dell’omicidio oppure è la conseguenza del suo atto – precisa – non riesce a ricordare nulla dal momento in cui ha colpito la vittima. E’ ancora presto per dirlo, credo si renda necessario il parere di uno psichiatra e spero che il sostituto procuratore lo incarichi al più presto».
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