Giorgia Bordignon: “A Rio per migliorare me stessa”

La 29enne di Arsago Seprio sarà l'unica azzurra del sollevamento pesi a Rio. «Ho iniziato per essere più autonoma, ora corono un sogno»

giorgia bordignon sollevamento pesi

La spedizione a Rio de Janeiro della nostra provincia può contare, ed è una novità assoluta anche su un’atleta del sollevamento pesi, una disciplina che in Italia non è particolarmente conosciuta (l’ultima medaglia olimpica è datata 1984, oro per l’altoatesino Oberburger) ma che vanta nel Varesotto una piccola ma agguerrita pattuglia di praticanti e appassionati. Tra questi c’è anche Giorgia Bordignon che poche settimane fa ha potuto coronare la prima parte di un sogno: essere cioè convocata per i Giochi Olimpici.

Una grande soddisfazione per la 29enne atleta di Arsago Seprio, trapiantata però ormai da sei anni a Bari proprio per motivi sportivi. Tesserata per le Fiamme Azzurre, Giorgia si allena sotto la guida di Alessandro Ficco a Valenzano ed è proprio lì che sta preparando la “missione” a cinque cerchi.

Giorgia, prima di tutto ci dica: come vive l’avvicinamento ai Giochi una esordiente assoluta?
«In questo momento la mia attenzione è focalizzata solo sul preparare la gara; trascorrere questo periodo a casa non mi fa ancora realizzare bene quel che avverrà alla partenza e come vivrò la mia avventura a Rio. Lo capirò quando sarà il momento».

Ci racconti come è avvenuta la qualificazione.
«Al mondiale l’ho mancata di poco, poi agli Europei di aprile abbiamo guadagnato un posto per la squadra ma la decisione su chi dovesse andare a Rio era di competenza federale. Al momento della scelta hanno chiamato me: sono stata preferita a un’atleta del calibro di Jenny Pagliaro che era già stata alle Olimpiadi ed è piuttosto conosciuta. Essere chiamata al posto di una collega così importante è stata una grande soddisfazione».

Con la sua partecipazione a Rio può diventare a sua volta “simbolo” di questa disciplina. Ci pensa?
«No, perché non cerco fonti di ulteriore pressione. Vivo bene quando penso a ciò che devo fare e non quando penso a cosa gli altri vogliono da me. Poi, per carità: se dovessi diventare il simbolo del sollevamento pesi femminile sarei contenta, ma non è una cosa che cerco».

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Giorgia in allenamento

Saliamo in pedana: cosa chiede alla sua gara in quel di Rio?
«L’obiettivo primario è quello di migliorare me stessa e i miei personali: attualmente in gara sono a 100 chili nello strappo e 12o nello slancio. Bisognerà anche vedere quali avversarie saranno in lizza nei 63 Kg: se le iscritte saranno come quelle dei Mondiali ci sarà concorrenza da tutto il mondo. Le mie avversarie arriveranno da Cina, Kazakistan, Russia – salvo squalifiche dell’ultim’ora – ma anche Colombia, Nigeria, Messico. Tante e brave, io punto a fare del mio meglio».

Come procede la preparazione?
«Tempo una settimana e dovrei entrare nella fase del massimo carico, quando si arriva alle misure che poi cercherò di raggiungere in gara. Poi le ultime due settimane prima del concorso olimpico saranno quelle di “scarico”, lavoro più leggero. O almeno questo è l’avvicinamento classico: vediamo cos’ha in serbo per me il coach».

Una curiosità che le chiederanno in molti. Come mai una ragazza, a 16 anni, sceglie il sollevamento pesi?
«Io ho iniziato verso quell’età ad andare in palestra, alla Sprint e Sport di Somma Lombardo, dove è presente anche una vivace sezione di pesistica. Gli amici hanno iniziato a propormi di provare: per un po’ ho nicchiato e poi mi sono fatta convincere, anche per la prospettiva di poter passare fuori di casa in autonomia i weekend delle gare».

E poi cos’è successo?
«Poi, dopo solo un anno, ho avuto la fortuna di entrare nel giro della nazionale perché venni convocata per gli Europei giovanili del 2004. La prospettiva della maglia azzurra ha sicuramente aiutato nel proseguire in questa carriera, così come la possibilità – sei anni fa – di lasciare Arsago Seprio e di trasferirmi a Bari grazie alla Polizia Penitenziaria. Ma di certo, quando ho iniziato a gareggiare ad alti livelli non pensavo alla qualificazione olimpica: quello è un sogno nato con il tempo e che ora si è avverato».

Come si è organizzata per vivere Rio2016?
«Per adesso in nessun modo. Non so ancora nulla dell’alloggio, delle cerimonie, della vita al Villaggio: la convocazione è arrivata relativamente tardi e… io ho una gara importante da preparare. Appena toccherò terra con l’aereo cercherò di ambientarmi al meglio».

GIORGIA BORDIGNON
Nata: a Gallarate il 24/05/1987
Società attuale: Fiamme Azzurre / Sport&Salute
Federazione:
 Pesistica
Disciplina: 63 Kg femminile
Partecipazioni olimpiche: nessuna

SPECIALE RIO 2016Le Olimpiadi su VareseNews

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 19 Luglio 2016
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