“I richiedenti asilo non sono clandestini”

Sinistra per Samarate critica le posiioni assunte dalla Lega Nord, anche nel contesto samaratese. "Protestano ora contro la cooperativa, ma nulla hanno detto sulla gestione della KB"

exodus asilo ronchi profughi

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Sinistra per Samarate sulla presenza di richiedenti asilo: la sinistra radicale samaratese risponde in particolare agli attacchi venuti dalle file della Lega Nord locale, rispetto al tema generale e anche nello specifico sull’ultimo centro di accoglienza, appena aperto a San Macario, in uno stabile privato, con gestione affidata ad una cooperativa di Vercelli che ha già in carico altri centri simili

 

Lega Nord basta falsità, basta demagogia

Clandestini, profughi, richiedenti asilo, razzismo, xenofobia, buonismo, business cooperative, assistenza, accoglienza, integrazione.
A Samarate questi sono i temi che alimentano il dibattito tra i cittadini e l’amministrazione, attraverso la stampa, sui social e nelle piazze. C’è chi parla solo per sentito dire e luoghi comuni e ignoranza del sul tema, per partito preso o semplicemente per speculazione politica…Tutto questo fomenta la disinformazione e quindi la paura.
Noi di Sinistra Unita per Samarate ci siamo documentati sui temi in oggetto, che sono stati anche approfonditamente trattati nella presentazione della mostra fotografica organizzata dall’ ANPI. Una questione ben più ampia della visione ristretta di alcuni partiti, che la banalizzano a Samarate. Alla base sta capire il fenomeno epocale di questi migrazioni di massa verso l’Europa e il nostro Paese.
Uomini, donne e bambini costretti a muoversi dai loro paesi per motivazioni molto differenti, guerre, sfruttamento, persecuzioni politiche e religiose, regimi (come i ragazzi Gambiani di Via Ollearo), calamità naturali e questioni economiche causate dal neocolonialismo, tutto questo sta ridefinendo nuovi equilibri geopolitici dell’intero globo; questi fenomeni coinvolgono più di 60 milioni di persone, i profughi che arrivano sulle coste Italiane sono qualche centinaio di migliaia.

(foto d’archivio)

Veniamo a Samarate: nell’aprile 2014 l’ente gestore KB, una società privata, dopo aver ricevuto l’incarico di prima assistenza dalla prefettura di Varese, ha prima collocato, per qualche mese, circa 40 ragazzi del Mali in una palazzina in via 5 Giornate, dove aveva già in essere un contratto d’affitto, successivamente la stessa società ha acquistato un immobile in via Ollearo, nel quale ad oggi ospita ancora oggi 27 ragazzi richiedenti asilo, provenienti dal Gambia, mentre i Maliani sono stati spostati a Busto Arsizio.
Per inciso KB gestisce più di 600 Richiedenti asilo, dei 1400 presenti nella provincia i Varese, di cui solo per esempio 80 nella sola Gorla Minore, comune di 8500 anime…può così correre la Lega Lombarda dai suoi consiglieri regionali per far urlare all’accanimento contro Samarate che non arriva a 60 con il doppio della popolazione, un altro esempio Somma Lombardo con 17000 abitanti ed ospita più di 100 profughi.

Alcune associazioni samaratesi, Caritas, Acli, Anpi, Protezione Civile, Proloco, in questi due anni si sono attivate per promuovere progetti rivolti all’integrazione, progetti che prevedono lavori socialmente utili, progetti di formazione, alfabetizzazione, la ciclo officina. Quasi tutto questo impegno è stato reso vano da un inspiegabile mancata collaborazione dell’ente gestore, l’unico progetto attuato è stato il corso di alfabetizzazione attuato da Acli e Caritas. Ancora oggi il protocollo d’intesa tra Amministrazione, associazioni e ente gestore non risulta attuabile.

In questi giorni a Samarate si è alzata la tensione, causa l’arrivo di nuovi profughi, richiedenti asilo, nella frazione di San Macario. La Lega Nord con il suo assessore Enrico Puricelli si è resa protagonista di una protesta, contro il business del coop che praticano l’accoglienza profughi. E’ singolare come quest’assessore e alcuni suoi colleghi di partito, compreso la presidente del consiglio comunale, Linda Farinon, che è bene sottolineare visto il ruolo istituzionale che ricopre, dovrebbe evitare il coinvolgimento in certe manifestazioni e il segretario di sezione Stefano Bertagnoli, protestino contro una Cooperativa di cui probabilmente non conoscono le credenziali e al contrario nulla o quasi hanno da dire sull’ente gestore di via Ollearo che opera a SAMARATE da 2 anni che ha invece dato prova di scarsissima collaborazione. L’intera giunta dovrebbe dare una spiegazione alla cittadinanza sulle loro proteste incoerenti con il ruolo che svolgono. La lega Nord con il suo segretario cittadino Bertagnoli, invece di alimentare un clima di diffidenza, terrore e disinformazione, dovrebbe documentarsi meglio sulle leggi che regolano l’assistenza dei richiedenti asilo. Le persone che vivono lo stato di profugo, in attesa di asilo NON sono clandestini!!

Le cooperative sociali, che operano nel settore assistenza profughi, non sono a priori soggetti che fanno business, enti gestori che si sono macchiati di questo vanno a nostro avviso perseguiti, le amministrazioni hanno anche il compito di fare queste verifiche. La Lega Nord deve, in parte, il suo successo nei consensi elettorali, proprio al fatto che alimenta paura, terrore, oggi nei confronti dello straniero in passato nei confronti degli immigrati interni italiani, cambiano i soggetti ma la base musicale della lega è sempre la medesima.

Lo strumento fondamentale e universale relativo allo status dei rifugiati è la Convenzione ONU relativa allo status dei rifugiati (Ginevra, 1951).
Le quote profughi per provincia è competenza statale. Le Prefetture, provincia, hanno invece la competenza della gestione delle accoglienze dei profughi e non ci si può rifiutare in nessun modo. Le Prefetture hanno facoltà di decidere le assegnazioni, che possono essere gli enti locali, o le coop sociali. Ci rammarica vedere tra alcuni nostri concittadini un comportamento patologico tipico delle masse…la sindrome di NIMBY (not in my back yard), non nel mio cortile….insomma un approccio assolutamente egoistico e menefreghista della questione “fate quello che vi pare basta che non siano vicino a me, saranno fatti di qualcun altro.

Vogliamo infine ribadire che il costo dell’accoglienza è a carico della Comunità Europea, che tra i diversi fondi che mette a disposizione dei paesi membri, ne ha uno destinato ESCLUSIVAMENTE all’ accoglienza dei richiedenti asilo. I famosi 35 euro non sono a carico dello stato italiano, non provengono dai bilanci delle amministrazioni locali come qualcuno ancora crede o preferisce raccontare. I fondi destinati all’accoglienza possono essere utilizzati con quell’unico scopo e non altri. Per altre problematiche la comunità Europea ha altri fondi destinati. 35€ è il costo massimo che viene dato all’ente gestore per ciascun profugo, e sono così gestiti: “2.50 € sono dati direttamente loro, i restanti servono per garantire i servizi come il pagamento dell’affitto, del vitto, spese mediche, medicinali, corsi alfabetizzazione di italiano, sedute con psicologi e assistenti sociali e vestiario, e sostenere l’intera struttura cooperativa’’ Le amministrazioni invece quando non sono loro enti gestori, dovrebbero vigilare che questi servizi siano effettivamente praticati.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Luglio 2016
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