Una regata in canoa sul fiume “assetato”
Per verificare le condizioni del fiume e per valorizzare le opere realizzate, il Coordinamento Salviamo Il Ticino organizza per domenica 11 Settembre dalle ore 10 un'escursione da Somma Lombardo al Ponte di Oleggio, con attraversamento della diga del Panperduto

Con l’estate torna il grave problema della siccità. A soffrirne particolarmente in queste settimane è il Ticino, che in diversi punti del suo alveo è asciutto, tanto che è possibile camminare sul letto del fiume. Una situazione che, purtroppo, si ripete ogni anno sempre uguale e non solo nella stagione calda, anche in inverno. Sorvegliato speciale resta il Lago Maggiore, che non assicura il deflusso minimo vitale al fiume.
Per verificare le condizioni del fiume e per valorizzare le opere di fruizione turistica realizzate, il Coordinamento Salviamo Il Ticino organizza per domenica 11 Settembre dalle ore 10 una regata in canoa da Somma Lombardo al Ponte di Oleggio, con attraversamento della conca di navigazione alla diga del Panperduto, visita al Museo della Acque Italo-Svizzero, al Giardino dei giochi d’acqua e alla Cascina Casone, vasta tenuta all’interno della grande ansa di Castelnovate.
Legambiente Lombardia e il Coordinamento Salviamo il Ticino puntano il dito contro la scelta di tenere la quota più bassa del dovuto per favorire i luoghi turistici sul lago: “Questa decisione ha conseguenze pericolose. A rischio è tutto l’ecosistema del fiume, che è patrimonio dell’Unesco per la sua biodiversità. Ai fini di una corretta gestione della riserva idrica del Lago Maggiore è necessario innalzare l’invaso dall’attuale altezza di 1,25m sullo zero idrometrico a 1,50m, il che consentirebbe nell’arco di tutta l’estate di garantire l’approvvigionamento delle utenze irrigue ed industriali, poste lungo il fiume e un’adeguata portata del corso d’acqua stesso lungo tutto il suo percorso”.
Legambiente e il Coordinamento Salviamo il Ticino sostengono sia necessario che la riserva idrica del Lago Maggiore, in caso di diminuzione della stessa come avvenuto quest’anno, venga gestita con parsimonia, razionalizzando le portate delle varie utenze ben prima che si raggiunga lo 0 idrometrico e potenziando l’efficienza dei depuratori in modo tale che restituiscano acque di buona qualità, consentendo di diminuire il prelievo dal fiume.
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