Giovani Padani: “Siamo vicini agli studenti al freddo”
Così Stefano Angei coordinatore del Movimento Studentesco Padano in Lombardia

Riceviamo e pubblichiamo
«Ormai la scuola pubblica italiana sembra quasi uno scenario da terzo mondo. Tra soffitti che crollano, innunerevoli cattedre scoperte e studenti che sono obbligati a fare lezione con le coperte per evitare di ammalarsi a causa del freddo pungente. Proprio quest’ultima notizia accade oggi, nella nostra Varese, al Liceo Manzoni, dove i ragazzi hanno protestato a causa della mancanza del riscaldamento nell’istituto. Questi ragazzi hanno tutta la mia solidarietà e la mia stima – commenta così la notizia Stefano Angei coordinatore del Movimento Studentesco Padano in Lombardia – manifestare contro qualcosa che non va è sempre un atto di coraggio! La questione è che non si doveva arrivare a questo, perché bisognava evitare il problema all’origine».
«Proprio di recente Renzi millantava di aver investito quasi 2 miliardi e mezzo nella scuola pubblica, ma sentendo le ultime notizie e anche guardando la situazione generale vediamo solo un mondo in lento ed inesorabile declino. Controsoffitti che crollano sui bambini, cattedere scoperte a causa della sua tanto decantata riforma della “Buona Scuola”. Studenti che si vedono costretti a portarsi le coperte da casa per non soffrire il fredd».
«Vedendo questo quadro non si può che apprendere il fallimento di questo Governo anche sul fronte dell’istruzione pubblica – conclude Angei – . Rabbrividisco al solo pensiero di come possano solo peggiorare le cose nel caso in cui dovesse passare la riforma cosriruzionale e quindi vi sia un enorme accentramento del potere nelle mani del governo centrale. E ci tenevo inoltre a fare ancora i miei complimenti ai ragazzi che hanno avuto il coraggio di alzare la testa e farsi sentire».
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