10 milioni per attirare gli investitori sul territorio lombardo
Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale. Ne beneficeranno i Comuni. A breve la pubblicazione dei criteri per l'attivazione
Un “contratto” con i Comuni per attrarre investimenti produttivi, contare su tempi certi, accompagnare gli investitori ed offrire oneri calmierati. E 10 milioni di euro messi a disposizione degli Enti locali per favorire l’insediamento di nuove imprese sul territorio. E’ quanto prevede la delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico Mauro Parolini, che dà il via al progetto denominato ‘AttrACT – Accordi per l’Attrattivita”.
70 COMUNI COINVOLTI – “E’ una misura senza precedenti in Italia – ha spiegato Parolini -, una sorta di chiamata alle armi rivolta in maniera sperimentale a 70 Comuni lombardi selezionati all’interno dell’iniziativa, che dovranno coinvolgere il sistema locale per proporre progetti che prevedano l’individuazione di aree dismesse ed immobili, rapporti con la Pubblica Amministrazione veloci e snelli, l’offerta di assistenza qualificata all’investitore e l’introduzione di misure fiscali particolarmente vantaggiose, come ad esempio la riduzione di
Imu, Tari, Tasi e degli oneri di urbanizzazione”.
LOMBARDIA, LUOGO IDEALE DOVE INVESTIRE – “Vogliamo che questa misura rappresenti una vera opportunita’ di sviluppo economico ed occupazionale, soprattutto – ha sottolineato l’assessore – per quelle aree che hanno subito maggiormente gli effetti della crisi, e che possa costituire anche un chiaro segnale agli investitori per affermare che la Lombardia e’ il luogo ideale dove investire”.
ECOSISTEMA AMICO DELL’IMPRESA – “L’obiettivo della misura – ha aggiunto – e’ infatti quello di creare un nuovo ecosistema amico dell’impresa, una rete di accoglienza dove la Pubblica amministrazione non e’ vista come un ostacolo all’iniziativa imprenditoriale, ma come un fattore di efficienza in grado di facilitarla accompagnandola attraverso un cammino condiviso e molto concreto con gli stakeholder locali”.
LE FASI – “Entro dicembre – ha annunciato infine Parolini – pubblicheremo un avviso pubblico con i criteri dettagliati per raccogliere le manifestazioni di interesse da parte dei Comuni.
Successivamente si aprira’ una fase istruttoria gestita da Unioncamere Lombardia che portera’ alla scelta dei progetti candidati piu’ rilevanti e alla firma di un accordo per l’attrattivita’ tra i soggetti coinvolti e Regione Lombardia, che si impegnera’ a sua volta a sostenere e promuovere sul mercato degli investitori le singole opportunita’ insediative”.
RISORSE – Per la realizzazione dell’intervento e’ stabilita una dotazione finanziaria complessiva pari a 9.874.313 euro. 7 milioni per il finanziamento delle proposte presentate dai Comuni e 2.874.313 per i servizi qualificati finalizzati ad accompagnare gli investitori e la promozione dei progetti. Le modalita’ di assegnazione delle risorse destinate ai Comuni
terranno conto di criteri proporzionali in base al numero di abitanti.
AREE DI CRISI INDUSTRIALE NON COMPLESSA – E’ garantita la presenza di almeno 1 Comune dei sistemi locali del lavoro di cui all’allegato 1 del Decreto Ministeriale del 4 agosto 2016 “Individuazione dei territori delle aree di crisi industriale non complessa, ammessi alle agevolazioni di cui alla legge 15 maggio 1989, numero 181”, nonche’ la presenza di almeno un Comune per ciascuna provincia lombarda.
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