La Giöbia si fa fumetto tra tradizione e divertimento
Il volume è disponibile nelle librerie e in alcuni negozi della città. Racconta la storia di questa tradizione attraverso i disegni di Tiziano Riverso e le parole di due giornalisti e Chiara Massazza
La Giöbia come non si era mai vista: per la prima volta a fumetti ed è la vera novità di questa edizione. Tradizione, storia e tante storie, tutte legate al quarto giovedì di gennaio e al grande falò, vengono raccontate nelle pagine di “Missione Giöbia, storia di roghi e di luci”, il fumetto ideato, scritto e disegnato dai giornalisti Andrea Della Bella e Marilena Lualdi, da Chiara Massazza della Famiglia Bustocca e dal vignettista Tiziano Riverso.
Il volume si potrà trovare nelle librerie e in alcuni negozi del centro città. Il libretto è stato presentato questa mattina a Palazzo Gilardoni insieme a tutti gli eventi sulla Giöbia che trovate qui.
«Quando abbiamo deciso di fare un fumetto, il primo di un serie, trovare il tema è stato abbastanza semplice visto che volevamo raccontare con un linguaggio moderno una storia molto cara ai cittadini e alla città – spiegano gli autori – Insomma “dici Busto dici Giöbia” e anche i tempi, mancava ancora qualche settimana al Natale, erano giusti. Così abbiamo lavorato sull’antica tradizione e, grazie ai contributi di Luigi Giavini e Ginetto Grilli, abbiamo riscoperto tante piccole storie, che nel corso dei secoli hanno di volta in volta arricchito di dettagli questa tradizione, che ancor oggi, dopo secoli, è ancora viva e molto sentita»
Il volume, infatti, è composto da due sezioni: la prima dedicata al fumetto dove si racconta la storia della Giöbia e di uno strano furto, la seconda invece raccoglie storie, aneddoti, modi dire, dettagli, ricordi, tradizioni culinarie, che dopo secoli continuano a fare dell’ultimo giovedì di gennaio un giorno di festa per Busto Arsizio, ma anche per tutto il territorio.
«Il fumetto – continuano gli autori – è stato pensato sia per i più piccoli sia per gli adulti. Quello delle vignette è un linguaggio molto immediato e capace di creare subito un certo “feeling” tra il lettore e la storia e quindi permette di raggiungere un pubblico molto più ampio. Riuscire ad arrivare ai più piccoli, ma anche a coloro, che, seppur adulti sanno del falò della Giöbia senza magari conoscere tutte le storie che ci stanno dietro, aiuta a mantenere viva questa, ma anche tutte le altre tradizioni o storie legate alla città».
Già perché “Missione Giöbia” è il primo volume della collana i-Tablet: «Siamo partiti dalla Giöbia perché oltre che essere la prima dell’anno è anche la tradizione locale capace ancor oggi di coinvolgere tutta la città – continuano gli autori – E abbiamo
poi voluto dare alla collana un nome che sapesse fotografare l’epoca 2.0, senza però dimenticare chi siamo e da dove veniamo. E i-Tablet è il nome giusto. Infine vogliamo ringraziare tutti coloro che ci hanno sostenuto, ci hanno fornito suggerimenti o anche solo ascoltato. Un grazie particolare, all’amministrazione comunale per la collaborazione e allo sponsor che ha fin da subito creduto in quello che stavamo facendo».
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