Sabato libero alle superiori? Difficile ma non impossibile

In alcuni istituti di Varese si stanno sperimentando delle opzioni di sabato leggero o libero. La richiesta da parte dei genitori c'è e la Provincia sarebbe favorevole ma solo se ci sarà unanimità

Primo giorno di scuola a Varese

Sabato libero alle superiori? Si può fare.

Il tema era stato affrontato un paio di anni fa, quando si temeva che la Provincia imponesse una politica di risparmio in vista di tempi economici difficili. La richiesta, poi, venne archiviata per difficoltà oggettive di risolvere le molteplici criticità che erano emerse.

Di fatto, però, le scuole in autonomia si stanno organizzando: da settembre, per esempio, il Daverio Casula ha strutturato il suo orario settimanale in modo da alleggerire il sabato permettendo l’uscita alle 12. Anche il liceo scientifico Ferraris è intenzionato a seguire la via del sabato leggero per alcune classi, mentre il liceo Cairoli ha avviato una sperimentazione nel percorso “Archè” con il sabato libero.

Prove tecniche di settimana corta? « Sappiamo che è una richiesta da parte dei genitori – spiega il dirigente del liceo Manzoni Giovanni Ballarini – Ci si potrebbe anche organizzare. Avevamo già fatto alcuni cambiamenti importanti anni fa ma la questione dei trasporti è cruciale. Mettersi tutti attorno a un tavolo è possibile. L’unica mia perplessità vera rimane legata al liceo musicale: i ragazzi lavorano già di pomeriggio per le lezioni di strumento. Modulare l’offerta su 5 giorni creerà qualche problema in più».

Entusiasta della settimana corta si dice la dirigente del Daverio Casula Nicoletta Pizzato: « Sarebbe un’innovazione molto utile e innovativa. La nostra scuola è aperta ogni giorno dalle 7 alle 23. Renderla viva il più possibile, offrendo ai ragazzi lezioni ma anche laboratori, spazi di studio condiviso, metterebbe al centro della loro giornata questo luogo, ambiente di crescita e di socialità. Al di là del tempo scuola, con la tranquillità per i genitori che sanno dove trascorrono i pomeriggi i loro ragazzi».

Possibilista si dice anche la dirigente dell’Einaudi Marina Raineri: « Non è per ora tra i nostri progetti, ma, nel caso, non saremmo contrari a un’evoluzione in questo senso». Disponibile a discuterne anche il dirigente del Ferraris Giuseppe Carcano: « Da parte nostra non c’è una preclusione assoluta. Ci possiamo ragionare: dobbiamo capire il carico di studio per i ragazzi. Dall’anno prossimo introdurremo una novità: qualche classe si fermerà fino alle 14 una volta alla settimana ma il cambiamento è legato a problemi di affollamento della palestra».

L’interesse al tema, quindi, c’è: « La Provincia – afferma il consigliere con delega all’Istruzione di Villa Recalcati Paolo Bertocchi – garantisce servizi e riscaldamento a tutte le scuole sei giorni alla settimana. La nostra posizione è quella di rispettare l’autonomia delle scuole che hanno varietà di indirizzi e orari. Certo, non siamo contrari a cambiamenti, purché siano condivisi. Ci vuole omogeneità per riorganizzare i trasporti per cui la decisione deve essere unanime. Ribadisco: la richiesta non arriva da noi ma, se ci fosse, siamo pronti a ragionare insieme».

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 15 Febbraio 2017
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