“Laudato sì”: la storia di san Francesco in 55 vignette
Robihood, al secolo Roberto Benotti, illustratore varesino, farà la presentazione ufficiale del volume a "Tempo di Libri" giovedì 20

Il vignettista dei santi, il varesino Roberto Benotti, ha colpito ancora: è uscito da pochi giorni “Laudato sì“, il suo nuovo libro dedicato alla storia di san Francesco.
Naturalmente, una storia per vignette: vista che è questa la caratteristica di “Robihood“, come il vignettista si fa chiamare. Più precisamente 55, a raccontare battuta per battuta la vita del grande santo al quale si ispira, per la prima volta nella storia, l’attuale Papa. Realizzato con la solita leggerezza ma allo stesso tempo con attenzione religiosa e precisione storica, è un modo semplice per affrontare la vita di un grande santo.
“Laudato sì“, che è il quarto libro di Benotti – uno di questi è “I Love Francesco” di cui avevamo parlato tempo fa – sarà presentato ufficialmente alle 15 del 20 aprile a “Tempo di Libri” la grande fiera del Libro che prende il via a Milano. La presentazione di Benotti sarà allo stand di Agorà Uelci, nel padiglione H25-K26.
L’INTRODUZIONE AL LIBRO DA PARTE DI UN “EX” DELLA BRUNELLA
Vi riportiamo, inoltre, integralmente, l’introduzione al libro Elledici. a curarla è stato padre Francesco Ielpo, ora Commissario in Terra Santa. Ma molti varesini lo conoscono per essere stato parroco della Brunella. Ecco cosa scrive su di lui e sul libro.
Chi non conosce san Francesco? Chi non ha mai sentito raccontare la storia del lupo di Gubbio? O chi non si è imbattuto, almeno a scuola, con il cantico di Frate Sole? La quasi totalità delle persone conosce e nutre affetto per il poverello d’Assisi e per i suoi frati. Ciascuno rimane colpito da un aspetto della sua personalità, da un racconto della sua vita, da un episodio della sua conversione. Se ne rimane affascinati e ammirati. Ma capire fino in fondo Francesco e la sua esperienza di Dio rimane cosa ardua. Qual è il suo segreto? Dove trae origine il suo coraggio, la sua audacia? e la sua letizia? Molto si è scritto intorno a Francesco e molti si sono cimentati con il suo carisma: credenti e non. In ogni epoca e in ogni dove, perché la sua vicenda rimane sempre attuale. Molte opere di carattere storico, spirituale e teologico ci aiutano ad entrare in profondità nella sua vita e nel messaggio che, dalla piccola città di Assisi, si è dilatato in tutto il mondo. Francesco era un innamorato. Un innamorato di Dio e veramente e profondamente innamorato degli uomini. Concretamente. Perché non amava l’umanità ma amava gli uomini, così come non amava la cristianità ma amava Cristo e quindi la sua Chiesa. Un folle innamorato.
La vicenda particolare di questo singolare innamorato può essere guardata e affrontata da diversi punti di vista: da quello sociologico a quello psicologico, da quello ambientalista a quello animalista, da quello poetico e letterario a quello spirituale. E può essere raccontata con diversi (e legittimi) stili. L’amico Roberto Benotti (Robihood) ci prova con l’arte di cui – direbbe lo stesso Francesco – il “Datore di ogni bene” lo ha dotato: il disegno. E lo fa non solo da artista ma, a sua volta, da innamorato. Cinquanta vignette che ripercorrono la vita del santo, il suo testamento e alcune sue lettere e preghiere fino alla proclamazione di “patrono d’Italia”. Un linguaggio semplice e immediato (forse proprio come la testimonianza di quel “semplice e illetterato”) che cerca, almeno tentativamente, di mettere in luce l’essenziale di quella esperienza cristiana. Un piccolo e umile tentativo che vuole portare i suoi lettori ad innamorarsi sempre più di Dio e degli uomini alla maniera di Francesco.
Frate Francesco Ielpo, ofm
Commissario di Terra Santa
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